Ma, come nella migliore tradizione mediterranea, ogni città del Val di Noto, i propri tesori ama servirli anche a tavola. Camminando per le vie di Noto, infatti, è possibile imbattersi in una piccola bottega in cui la vera specialità è un piatto a km 0, ricco di sapore. Si tratta del “panino siciliano“, costituito da un filone di pane casereccio. Condito semplicemente con pomodori ciliegino di Pachino essiccati e peperoncino. E se Modica è conosciuta nel mondo intero per il gusto intenso del suo cioccolato, Ragusa per il “Cosacavaddu ibleo“, un formaggio piccante.
Avola è l’indiscussa patria del vino e delle mandorle siciliane. Ma le tavole del Val di Noto offrono anche conserve di pomodoro, bottarga di tonno e di spada, pesti alle mandorle o ai pistacchi, finocchietto e sesamo per arricchire di sapore persino i piatti più tradizionali.
Nella città, formata dal nucleo antico dell’isola di Ortigia, accanto a templi d’ispirazione greco-romana, troviamo un tripudio di elementi architettonici riconducibili al barocco. Come ben testimoniano il Duomo, il “Palazzo Beneventano del Bosco” “Palazzo Vermexio” e la chiesa di S. Lucia alla Badia, nota per le colonne ritorte. La grandezza di Siracusa si sublima nella vicina “Necropoli rupestre di Pantalica“. Ben 5000 “tombe a grotticella” scavate nella roccia con l’antico “Palazzo del Principe“, modellato sull’esempio dei palazzi micenei, a far da sfondo a un’oasi naturale, caratterizzata da distese di orchidee, oleandri e svettanti platani.
Pochi luoghi al mondo possono vantare un patrimonio enogastronomico vasto e variegato come quello siciliano. Frutto di influenze e contaminazioni con la cultura greca, romana, araba, normanna, nordafricana e mediterranea. Pur restando fedele all’antica tradizione, la gastronomia siciliana ha saputo evolversi. Abbinando i piatti classici a quelli elaborati e speziati, che oggi abbondano sulle tavole isolane.
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Un tour enogastronomico in terra siciliana significa toccare con mano i prodotti del mare e della terra. Venire in contatto con profumi e sapori, per troppo tempo, andati persi. Se il “Nero d’Avola“, le arancine, i cannoli e le cassate solleticano già il palato, è bene sapere che essi solo alcuni dei piatti siciliani più famosi al mondo. Perché non si può semplicemente parlare di cucina siciliana al singolare. Ogni angolo della Trinacria, infatti, ha le sue specialità e i suoi fiori all’occhiello. Pertanto, richiede di esser portato alla luce.
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