Negli ultimi anni la Street Art si è diffusa sempre di più in quasi tutto il mondo, attirando la curiosità dei turisti e degli appassionati. Questa arte urbana non mira solo a valorizzare i quartieri popolari o le città più degradate, ma ogni opera può farsi anche portavoce di critiche sociali. Molti street artist la praticano come forma di denuncia contro la proprietà privata, rivendicando le strade e le piazze. Altri la usano come arma di contestazione contro la società o contro la politica. Altri più semplicemente vedono le città come un posto in cui poter esporre liberamente.
Berlino è il cuore nevralgico della Street Art, a cominciare dal Muro che con i suoi graffiti è ormai simbolo di libertà. Da lì la street art si diffonde in tutta la città. Da Mitte a Friedrichshain passando per Kreuzberg i murales occupano tutto lo spazio possibile. Celebri street artist hanno contribuito a colorare con la loro arte Berlino e la Eastside Gallery, la galleria a cielo aperto più bella e ricca di storia del mondo che conserva frammenti del Muro ricchi di graffiti ed opere.
Forse non tutti sanno che la Street Art di Dublino è costituita da un movimento in piena regola, sostenuto dalla comunità artistica mondiale. Nasce con l’obiettivo di dare un maggiore impatto visivo e artistico alla città, sempre tenendo conto dello stile urbano. Gran parte della recente Street Art Irlandese è riconoscibile per i commenti politici, sociali e culturali e questo ha offerto nuovi punti di vista della città.
Se ci spostiamo nell’East End londinese troveremo una sorta di museo a cielo aperto. Shoreditch in particolare detiene la più ampia concentrazione di street art ed è stato il terreno di esercitazione di importanti street artist. Per esempio Banksy che, pur avendo riscosso un grandissimo successo, è riuscito a mantenere l’anonimato. Oppure Stik, famoso per i suoi graffiti nei quali vengono sempre rappresentati uomini o figure stilizzate. O ancora Space Invader, di origine parigina, utilizza nelle sue opere la tecnica del mosaico.
Nella città brasiliana la street art trova la sua massima espressione nel quartiere di Vila Madalena. Si tratta di una galleria d’arte a cielo aperto che raccoglie opere anche del suo maggiore esponente conosciuto come Kobra. L’arte di strada è una forma di denuncia sociale che cerca di urlare attraverso questi messaggi sui muri il cambiamento radicale della società. Singolare e molto famoso è il murales contro i mondiali di calcio Brasile 2014 che raffigura un bambino a tavola che piange perché nel piatto ha un pallone da calcio al posto del cibo. I murales sono legali in Brasile dal 2009 e guardandoli attentamente ci si rende conto che i progetti degli edifici in ristrutturazione mantengono intatto il murales originale.
Melbourne è sicuramente una grande scoperta in termini di Street Art! In città le autorità permettono di decorare alcuni spazi pubblici e i privati posso far realizzare opere su alcune porzioni di edifici. Questo porta ad una valorizzazione artistica della città che diventa più viva e energica. La via più nota è Hosier Lane, completamente pedonale con i muri interamente ricoperti di colori e disegni.
Anche questa città sudafricana è ricca di opere di artisti di strada. La città ha saputo evolversi negli anni con pezzi d’arte davvero significativi e diffusi in tutta l’area urbana. Il sobborgo di Woodstock è il più rappresentativo di quest’arte dove è possibile ammirare numerose opere di rinomati artisti locali ed internazionali. La Street Art di Cape Town ha portato sia un valore aggiunto alla città parlando di estetica urbana, sia un passo avanti per un cambiamento sociale ed economico per la comunità.
La capitale russa si sta spingendo verso un rinnovamento urbanistico davvero interessante. Questo grazie alla street art e ad uno dei suoi maggiori esponenti ovvero P183. L’artista russo è stato spesso definito il nuovo Bansky, infatti anche di lui sappiamo solo che si chiama Pavel ed ha 28 anni. Un giro per la città vi porterà alla scoperta di opere incredibili di P183 e di molti altri suoi colleghi.
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