Su Nuraxi di Barumini – Patrimonio Unesco da gustare

Oggi ci troviamo in Sardegna alla scoperta di Su Nuraxi di Barumini. Altro sito inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.

Grazie a questa serie di articoli, dedicati alle ricchezze che l’Italia vanta, inserite dall’Unesco nella lista dei Patrimoni dell’Umanità possiamo conoscere località uniche al mondo e scoprire quali sono i piatti tipici di quel posto. Abbiamo già parlato nei precedenti articoli della Liguria, della Basilicata e del Trentino Alto Adige. Oggi scopriamo insieme la Sardegna in particolare Su Nuraxi di Barumini.

Su Nuraxi di Barumini: mare cristallino, ma non solo…

La Sardegna è una delle terre più incantevoli d’Italia. Essa deve la sua fama soprattutto al mare pulito e cristallino da cui è circondata e alle sue baie spettacolari, oltre che ai panorami che offre ai viaggiatori. Ma al suo interno ospita anche bellezze naturali di tutto rispetto. Nonché città e monumenti storici e culturali che meritano assolutamente una visita. Tra questi vi è l’area archeologica Su Nuraxi di Barumini, o più propriamente il Villaggio nuragico di Su Nuraxi. Un luogo che ospita alcune costruzioni appartenenti ai popoli antichi che hanno abitato la Sardegna molti secoli fa.

Le spiagge della Sardegna sono soprannominate “i Caraibi d’Italia”. (Photocredit: ignas.it)

Su Nuraxi di Barumini

Il complesso nuragico di Barumini sorge in un’area denominata Marmilla, nella Sardegna centro meridionale, all’interno della provincia del Medio Campidano. È uno dei 51 siti italiani inseriti dall’UNESCO nella World Heritage List.

Quello che spicca è un enorme nuraghe, complesso nella sua struttura, risalente a molti secoli prima della nascita di Cristo. Intorno ad esso si trovano altre capanne e costruzioni che sono state aggiunte nei secoli successivi da chi ha scelto di abitare una zona così florida. E’ in assoluto una delle migliori testimonianze della presenza della civiltà nuragica in queste terre. E’ l’esempio più completo e meglio conservato di nuraghe. Al tempo stesso testimonia un uso innovativo e fantasioso dei materiali e delle tecniche disponibili, da parte di una comunità preistorica. Tale area è stata portata alla luce nel corso degli anni Cinquanta. Da subito si è percepita l’enorme portata storica che avrebbe avuto per la regione.

Una collina nelle campagne di Barumini ha dato vita ad una delle più importanti scoperte archeologiche del XX secolo. (photocredit: theitaliantouch.org)

Su Nuraxi di Barumini: Patrimonio Unesco da gustare!

Ma che cosa mangiare se ci si trova a visitare questa zona? Come immergerci ancora più in questa terra e nella sua storia se non assaggiando alcuni piatti tipici dell’area e più in generale della regione?

Una piccola premessa è d’obbligo. In Sardegna sono due i tipi di cucina che vanno per la maggiore. Nell’entroterra gli abitanti amano assaporare piatti a base di carne. Mentre sulle coste si predilige il pesce. La cucina sarda è comunque talmente ricca di prelibatezze che anche i palati più esigenti rimarranno soddisfatti di fronte a certe leccornie.

La cucina sarda: piatti a base di carne.

Il porchetto, conosciuto anche come Porceddu è un maialino da latte di piccole dimensioni. La carne è tenera e saporita, cotto a lungo per acquisire un sapore particolare. Anche l’agnello merita una posizione sul podio quando si parla di secondi di carne. Esso viene preparato in diversi modi anche se sono molto amate le varianti al forno ed in umido. Per cominciare nel migliore dei modi un ricco pasto non lasciatevi sfuggire un tagliere ricco dei formaggi e di affettati locali. Tra cui spicca il pecorino sardo, ottimo se accompagnato dal pane della zona, ovvero il Pane Carasau. I Culurgioni sono invece un primo piatto molto gustoso, composto da ravioli di semola conditi in differenti modalità.

I culurgiones sono dei ravioli ripieni originari dell’Ogliastra, oggi diffusi in tutta la Sardegna. (photocredit: foodtravel.it)

E per gli stomaci forti…

Per coloro che invece sono alla ricerca di sapori forti e che lascino il segno, anche nei ricordi, una ricetta da assaporare è quella della Cordula: si tratta di intestini di agnello o capretto, riempiti con la carne dello stesso animale e poi cotti alla brace. All’assaggio si percepisce un trionfo di sapori per stomaci forti.

Cordula arrosto di agnello. Un trionfo di sapori per stomaci forti! (Photocredit:cittaturistica.it)

La cucina sarda: piatti a base di pesce

La Sardegna è considerata da sempre la Perla del Mediterraneo. I suoi mari sono celebri per la loro trasparenza e pescosità, offrendo pesci, molluschi e crostacei di primissima qualità. Uno dei piatti a base di pesce più rinomato è la Burrida alla Casteddaia. E’ una pietanza consumata sia come secondo piatto che come antipasto. A base di pesce marinato in salsa bianca di aceto con noci, pinoli, cipolle ed altri aromi. Si serve freddo.

La cucina sarda: i dolci

Tra i dolci tipici troviamo le Pardulas, dei dischi di pasta ripieni di ingredienti quali il pecorino, il limone e lo zafferano. Oppure le Pabassinas, squisitezze preparate con ingredienti quali la farina, l’uva sultanina, le noci e lo zucchero.

Papassine: uno dei dolci tipici della Sardegna. (Photocredit: ciboetradizioni.it)
Dove assaporare tutte queste delizie?

I ristoranti, gli agriturismi e le osterie di certo non mancano. Molti di questi, tra l’altro, propongono dei menù fissi che comprendono diverse ricette della tradizione sarda. Se state visitando Su Nuraxi di Barumini, potrete recarvi al Cavallino della Giara. Un ristorante che, internamente è affrescato con immagini della tradizione. Esso offre alla sua clientela piatti sia a base di pesce che di carne. Altro posto rinomato e conosciuto sempre nella medesima zona è Sa Lolla. Un locale che presenta i piatti tipici sardi e accoglie i visitatori in un ambiente curato e caratteristico, per farli immergere ancora di più nell’atmosfera della regione.
Nelle zone limitrofe potrete trovare molti altri posti, che sapranno soddisfare le esigenze di tutti i palati ed adatti a tutte le tasche.

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