La Regione Puglia, soprannominata il tacco dello stivale, ha al suo interno ben tre luoghi che sono stati riconosciuti come degni di interesse mondiale dall’UNESCO. Si tratta di Castel del Monte e I Trulli di Alberobello insigniti di questo riconoscimento nel 1996. Mentre il Santuario di San Michele Arcangelo nel 2011.
L’intera regione è ricca di bellezze naturali, artistiche e culinarie. A tal proposito diversi ed interessanti tour enogastronomici sono consigliati!
Alberobello, in Puglia, con i suoi Trulli è uno dei 51 siti italiani inseriti dall’Unesco nella World Heritage List. Il nome deriva dal tardo greco τρούλος, ovvero “cupola”. Indica le antiche costruzioni coniche in pietra a secco di origine preistorica. La pietra usata per le costruzioni era ricavata dalle rocce calcaree dell’altopiano delle Murge. I Trulli di Alberobello, presenti principalmente nella Valle d’Itria, situata tra le province di Brindisi, Bari e Taranto sono utilizzati ancora oggi come abitazioni. Costituiscono un geniale e longevo esempio di architettura spontanea.
Alberobello, cittadina dell’entroterra barese, rappresenta senz’altro la capitale dei Trulli: il centro storico è integralmente costituito da questi particolari edifici di forma piramidale che lo rendono unico al mondo.
La zona intorno a Castel del Monte, nel territorio di Andria, si distingue per estese coltivazioni di olivi che danno vita ad uno degli oli più pregiati di tutta Italia. Vi sono inoltre frutteti, ampie distese di campi di grano la cui lavorazione porta alla creazione del famoso pane di Altamura. Allevamenti di ovini, il cui latte viene utilizzato per la produzione del canestrato pugliese e del cacioricotta.
Se si è fortunati è possibile trovarsi immersi nell’imponente Castel del Monte a degustare pane, olio, salumi, formaggi e ottimo vino. Ovviamente tutti prodotti della zona.
Se ti trovi a visitare I Trulli di Alberobello, invece potrai gustare i cavoli fritti, passati in una pastella a base di spezie della zona.
Proseguendo verso la vicina Bari, il capoluogo di regione, ci troviamo immersi in una città ricca di storia e di prelibate leccornie. I piatti tipici baresi accomunano un po’ tutti i luoghi vicini come Barletta, Trani, Molfetta e Polignano a Mare. I più comuni sono le braciole ed il calzone alla barese. Le cozze fritte, fave e cicoria. Ma anche le orecchiette con le cime di rapa, riso patate e cozze, i lampascioni (una sorta di cipollotto) al forno. La celebre burrata e la famosissima focaccia barese.
Gravina, oltre ad essere una piccola città immersa nella Murgia è famosa per i suoi vini, ma soprattutto per il pallone di Gravina, ovvero un provolone molto grande dal sapore inconfondibile che viene di solito accompagnato con taralli salati.
Nella zona del Gargano invece troviamo la paposcia Vichese, tipica del camune Vico del Gargano. Si tratta di un impasto a base di farina, acqua, lievito madre e sale. Viene infornato per pochi minuti e poi condito con olio extravergine, formaggio e pomodorini. Ma può essere condito in qualsiasi altro modo in base ai gusti di tutti.
Anche qui nel Gargano è possibile gustare piatti a base di orecchiette e cavatelli. Conditi con sugo di carne rossa ed ovviamente accompagnati con un buono vino rosso.
Spostandoci più in basso verso il Salento troviamo la puccia, un particolare tipo di panino che viene condito con i prodotti locali. Il vino salentino, è corposo e ad alta gradazione alcolica. Tra cui primeggia il Primitivo di Manduria.
È possibile inoltre assaggiare la zuppa alla gallipolina (della città di Gallipoli). A base di pesce fresco, pomodoro, vino bianco secco ed olio extravergine. Piatti a base di carne rossa (sopratutto cavallo), le frittelle di ricotta e le friselle (ciambelle di pane secco) condite con pomodoro, olio extra vergine, origano e sale.
La tradizione dolciaria nei luoghi dell’Alta Murgia vede la realizzazione, soprattutto nei periodi di festa, di dolci semplici ma gustosi. Come le cartellate. Pasta a base di farina, acqua, olio e vino bianco. Fritte e condite con miele o vin cotto. Le zeppole di San Giuseppe. Il calzone dolce, riempito con frutta secca (soprattutto mandorle, uvetta e fichi) e cioccolato a scaglie.
Il dolce più diffuso, originario di Vico del Gargano è rappresentato dai sospiri. Dolci semplici ma dalla lunga preparazione. Ricoperti da glassa allo zucchero e ripieni di crema pasticcera. Il pasticciotto, un dolce tipico del Salento, a base di pasta frolla e crema.
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