I primi riscontri in tal senso vengono registrati a metà del secolo scorso. Un’intera pattuglia aerea statunitense non fece più ritorno facendo sparire le proprie tracce esattamente in quel triangolo di cielo. Il fatto che si trattasse di quattro piloti inesperti su cinque e nemmeno provetti conoscitori del territorio. Passibili di errori umani tali da giustificare il disastro e che i velivoli non fossero in grado di galleggiare, quindi di essere recuperati non è bastato a mettere a tacere le voci di una qualche maledizione della zona.
Ad aggravare la posizione dell’ormai noto Triangolo delle Bermuda ha contribuito in massima parte il libro del 1974 di Charles Berlitz. “Bermuda, il Triangolo maledetto”. Descrive, fra il reportage documentale e l’opera fantasy, tragedie, avvenimenti e coincidenze, consolidando la corrente di pensiero che non si tratti semplicemente di episodi sfortunati.
Se non abbiamo intenzione di percorrere quella rotta rimaniamo certamente affascinati dalla teoria degli alieni. Trafficano così comodamente lo scalo Bermuda-Porto Rico-Florida, da non avere nessuna intenzione di condividerlo. Da settant’anni cercano di farcelo capire in maniera piuttosto muscolare.
Anche la fantastica idea che intrappolati fra quei vertici si muovano inaspettate forze magnetiche inadatte ai nostri motori. Questo possa indicare il posizionamento dello stargate per altri mondi o dimensioni è decisamente coinvolgente, ma non se abbiamo appena comprato i biglietti aerei che ci porteranno proprio laggiù.
Non è stata una vincita alla lotteria o un’insperata eredità d’oltre oceano a farci compiere quella scelta, altrimenti staremmo già a sospettare un qualche inganno. Semplicemente quando abbiamo cominciato a gironzolare per il web a gennaio in cerca della nostra destinazione estiva il motore di ricerca ci ha mostrato tali e tanti angoli di paradiso da costringerci a procedere con l’acquisto. Avvenuto con notevole sconto dovuto al fatto che il sito “speriamochetorni” avesse aperto da poco i virtuali battenti.
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Atterrare sull’isola grande delle Bermuda è stato fantastico. Ci sentiamo un po’ sciocchi ad aver avuto così tanta paura. Effettivamente la vicina di sedile sta dicendo al marito che questo primo atterraggio è per forza sicuro. Siamo su un vertice mica all’interno del Triangolo!
Ma il mare, il sole, la sabbia e le persone che incontriamo qui ci fanno dimenticare quelle che reputiamo ormai solo paure infantili. Probabilmente è tutta una tattica dei locali per non avere turisti fra i piedi. Tramonti coinvolgenti, cibo sorprendente e il meraviglioso tour di tutte le isolette rafforzano la nostra convinzione.
Raggiungere Porto Rico è altrettanto facile e divertente. Sfidiamo la sorte con con ogni mezzo. Aereo, elicottero, canoa, traghetto e lunghe ore di bagni di mare, impossibile smettere di ammirare quello che sta sopra e sotto l’oceano.
Manca il passaggio in Florida da dove ripartiamo per tornare a casa. Sorvolando l’Atlantico ci scopriamo quasi delusi che sia andato tutto bene.
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