Nel vasto e fiorente territorio della Maremma toscana sorge immerso nella natura un posto magico al limite del reale, il Giardino dei Tarocchi. Questo giardino esoterico, nella frazione comunale di Capalbio (Grosseto), è uno dei parchi più belli che la penisola offre, soprattutto per la sua originalità.
Ideato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, il giardino nasce ispirandosi alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi, ovvero le carte più dense di significato.
Salta all’occhio l’evidente somiglianza con il Parque Guell di Gaudì a Barcellona, ed è stato proprio questo parco e il giardino di Bomarzo tutto italiano, ad ispirare l’artista che iniziò i lavori nel 1979. Con questo giardino Niki de Saint Phalle ha voluto dare concretezza e fisicità a quello che è stato il sogno magico e spirituale della sua vita.
Il giardino ospita ventidue imponenti sculture di acciaio e cemento ricoperte di vetri, specchi e ceramiche colorate, un lavoro che è durato circa diciassette anni ed è stato possibile anche grazie ad un’équipe che ha coinvolto nomi famosi dell’arte contemporanea come Rico Weber, Sepp Imhof, Paul Wiedmer, Dok van Winsen, Marina Karella e soprattutto dal marito Jean Tinguely.
A darci il benvenuto sono le imponenti figure della Papessa e del Mago, i primi arcani maggiori dei tarocchi che danno il via a questa esperienza. Sembra di essere in mondo fatato che include le sinuose panchine di Pierre Marie Le Jeune, la piazza, la cascata che scende dalla scalinata antistante la grande bocca aperta della Papessa e che finisce con la Ruota della Fortuna, eseguita da Jean Tinguely.
Le strade si diramano numerose dando la sensazione di spaesamento, strade che tra l’altro rimangono fedeli al tema del giardino perché ricoperte da appunti, pensieri, disegni e citazioni, che sottolineano quanto questo percorso sia da intendersi anche dal punto di vista spirituale.
Alla destra della Papessa troviamo la rappresentazione del Sole, incarnato nel grande uccello del fuoco, bianco, rosso e giallo, appollaiato sopra un grande arco azzurro. Accanto si trova L’Albero della Vita i cui rami sono stati tramutati in teste di serpenti, ricoperto da iscrizioni e disegni autobiografici di Tinguely e di Niki de Saint Phalle. E se da una parte abbiamo Il Mago ricoperto di specchi e vetri colorati, dall’altra parte si staglia La Giustizia in bianco e nero con la bilancia tra le braccia.
Ci troviamo così circondati da L’Imperatore, La Forza, Il Diavolo e L’Imperatrice che è una delle sculture più importanti dove l’artista Niki de Saint Phalle ha abitato per lunghi anni durante i lavori. La costruzione ha infatti le sembianze di una casa vera e propria con tanto di stanza da letto e cucina.
Si snoda così il ricco Giardino dei Tarocchi, una vera e propria città surreale tra giochi di colori, luci e forme sinuose, regalandoci un’esperienza unica.
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