Famoso non solo in Italia ma nel mondo il Florian di piazza San Marco a Venezia divenne teatro dei corteggiamenti di Casanova. Veniva da Lord Byron, Foscolo, Pellico, Rousseau, ed è stato palcoscenico di fatti storici durante l’occupazione austriaca. La bellezza artistica di questo locale storico si racchiude nella sala illuminata da specchi dipinti a mano. E’ considerato il più antico caffè d’Italia e rientra di diritto ella lista delle attrazioni veneziane da non perdere.
Nato nel 1763, questo locale ha umili origini, un design molto semplice e spartano che ha poi ceduto il passo allo sfarzo ottocentesco che ancora oggi possiamo ammirare. Infatti ora il locale appare come nei primi decenni dell’800 decorato con specchi, tavolini in marmo e abbellito con boiseries di legno. La sua fama la deve ad una bevanda a base di cioccolata, caffè e crema di latte caldo, ovvero il bicerin. Lo storico caffè ha visto sfilare personaggi del calibro del Conte di Cavour, Silvio Pellico, Giacomo Puccini, e Umberto I, e Italo Calvino.
Ci troviamo a Roma in Via Condotti, in uno dei caffè storici della città eterna fondato nel 1760. La sua fama si deve ai frequentatori che si sono avvicendati nel corso degli anni, Wagner, Bizet, Goethe, Stendhal, Apollinaire e Canova. L’antico Caffè romano ha oltre 300 opere esposte nelle sale, ed è la più grande galleria d’arte privata aperta al pubblico esistente al mondo.
Locale storico di Napoli in via Chiaia, prende il nome dal re mitologico delle Fiandre Joannus Primus, considerato patrono della birra. Una chicca tutta napoletana da non perdere. Ristrutturato sul finire dell’Ottocento in stile classico liberty, ricco di decorazioni, affreschi ed opere d’arte offre delizioso leccornie della pasticceria napoletana. Qui vi si avvicendarono D’Annunzio, Hemingway, Sartre, Matilde Serao.
Nato come “La bottega dei Pani Dolci nel 1733, ottenne subito un grande successo. La nobiltà fiorentina conquistata dalle sue specialità iniziò a frequentare assiduamente le sue sale. Durante il periodo del Futurismo, il Caffè Gilli, divenne centro di raduno di intellettuali e letterati, testimone di conflitti politici e nascita di nuove riviste. Una bellissima location in stile liberty dove poter assaggiare dolci della prestigiosa pasticceria.
Fondata nel 1817 fu luogo d’incontro di intellettuali ed artisti e spiriti risorgimentali. Tra i suoi storici frequentatori troviamo Giuseppe Verdi, Giuseppe Mazzini, Giovanni Verga e Arrigo Boito. Antica tradizione e modernità si fondono in questo caffè di Milano che ospita una variegata clientela d’élite cosmopolita.
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