Secondo la testimonianza di Catone riportata nel III libro della Natualis Historia di Plinio, la città fu restaurata intorno al 1134 a. C.
A testimonianza di questa sua antichità c’è un tratto di cinta muraria detta “megalitica” perché risale al VIII- VII secolo a.C. E’ composta da blocchi di pietra irregolari e assemblati in maniera primitiva. Questo tratto si è poi unito alle mura romane e medievali poligonali formate da massi perfettamente incastrati tra loro senza l’ausilio di malta cementizia.
Amelia si trova al confine con il Lazio in provincia di Terni ed è un piccolo gioiello tutto da scoprire. Un museo a cielo aperto che vanta numerose tracce del suo passato. La cinta muraria infatti circonda un centro storico che si snoda tra palazzi rinascimentali, chiese medievali, terme e mosaici. Tutto questo fa della cittadina un prezioso centro archeologico.
Per accedere alla città ci sono sei porte d’accesso, la più importante è Porta Romana, perché rappresentava l’ingresso principale, poi ci sono anche Porta Leone IV, Porta Posterola, Porta della Valle.
Visitare Amelia è un vero piacere perché ogni strada e vicolo del centro storico è pieno di cose da vedere. Tra i monumenti più famosi della città ci sono le cisterne romane, in particolare quella in Piazza Matteotti del I secolo, ovvero delle cavità sotterranee che al tempo dei Romani venivano utilizzate come via di fuga o per la progettazione di impianti fognari e idraulici.
Lungo il percorso troverete l’Orologio sulla Loggia dei Banditori, numerose chiese, tra cui la Chiesa romanica di S. Francesco, e la cattedrale con la torre dodecagonale della prima metà dell’XI secolo. E ancora la chiesa romano-gotica di Sant’Agostino con il suo portale gotico, custode di affreschi neoclassici risalenti alla metà del XVIII secolo. Senza tralasciare la cattedrale di Santa Firminia tra le più antiche dell’Umbria, al cui interno sono conservati gli stendardi sottratti ai turchi nel periodo delle crociate durante la battaglia di Lepanto.
Per gli appassionati di storia una tappa è da riservare al Museo Civico Archeologico e Pinacoteca allestito nell’ex-collegio Boccarini e contenente reperti preromani, romani e dell’Alto Medioevo.
Per finire facciamo un salto in avanti nel tempo tra i palazzi rinascimentali, come palazzo Petrignani, con la sala dello zodiaco, palazzo Nacci, palazzo Cansacchi, palazzo Farrattini e molti altri.
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