

Dead Vlei. Photo credit: Frans Lanting
Letteralmente Dead Vlei significa “palude morta”, si tratta di una depressione caratterizzata da un suolo di sabbia bianca simile alla Sossusvlei, un incredibile paesaggio fatto di dune attraversato da diversi corsi d’acqua. Le pozze d’acqua sono asciutte quasi tutto l’anno e assumono un colore bianco dovuto alla composizione salina. Questo alieno e affascinante panorama è il frutto di mutamenti naturali.


La Dead Vlei era un’oasi alimentata dal fiume Tsauchab il cui corso venne cambiato dal mutamento delle dune. La mancanza di acqua che alimentava la vegetazione dell’oasi portò alla formazione di un paesaggio arido, caratterizzato dalla presenza di un gran numero di alberi morti di acacia. Questi alberi nel tempo hanno assunto un colore molto scuro in contrasto con il bianco del suolo e l’arancione delle dune. Il panorama surreale e il contrasto dei colori dominanti lo hanno reso uno dei luoghi più fotografati al mondo.
Il tramonto e l’alba visti da questo luogo suono meravigliosi, qui il cielo è limpidissimo e il sole sorge e si immerge nelle dune del suo stesso colore. Mentre la notte ci si può perdere nella volta celeste ricamata da una miriade di stelle luminose.
A catturare questi momenti in foto mozzafiato è stato Frans Lanting che ha scelto l’alba per immortale questo scenario. All’alba la luce calda del sole fa risplendere il rosso delle dune della Dead Vlei, tra le più alte del mondo, e il suolo bianco ancora non toccato dalla luce rimane in ombra insieme ai profili imponenti degli alberi di acacia.
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