Il Giardino di Ninfa è una meravigliosa e rigogliosa testimonianza dell’architettura medievale è stato infatti dichiarato Monumento Naturale della Regione Lazio nel 2000. Questo al fine di preservare il giardino storico, il fiume Ninfa, il laghetto omonimo e l’intero habitat creatosi nel tempo.
Il nome di questo giardino deriva da un tempietto di epoca romana dedicato proprio alle Ninfe Naiadi, divinità che presiedono a tutte le acque dolci della terra.
Il giardino si trova nel comune di Cisterna di Latina, al confine con Norma e Sermoneta, ai piedi dei monti Lepini. Una location molto suggestiva che fu d’ispirazione per molti scrittori del calibro di Virgina Woolf, Truman Capote, Ungaretti, Moravia.
La cittadina che ospita quest’oasi paradisiaca ebbe una storia alquanto movimentata. Fu infatti spesso contesa tra le varie casate e venne distrutta e ricostruita più volte. Solo nell’800 il cardinale Nicolò III Caetani, amante della botanica, ritornò stabilmente nei possedimenti, e decise di bonificare le paludi, piantare i primi cipressi e riportare alla luce gli antichi ruderi. Dando vita così ad un giardino magico che ora possiamo visitare.
Qui la bellezza non risiede solo nella rigogliosa flora del giardino ma anche dalle rovine del castello, delle chiese e dei palazzi medievali.
Il Giardino delle Ninfe si estende su una superficie di otto ettari e ospita più di 1300 piante diverse tra cui magnolie decidue, betulle, iris palustri e una sensazionale varietà di aceri giapponesi, inoltre a primavera i ciliegi e meli ornamentali offrono il meraviglioso spettacolo della fioritura. Ci sono anche molte varietà di rose e rampicanti che adornano e vecchie rovine della cittadella. Grazie al clima mite di Ninfa qui si possono trovare anche piante tropicali come l’avocado, la gunnera manicata del Sud America e i banani.
La vegetazione inoltre offre ospitalità a numerose specie di animali, in particolare di uccelli e ne se contano oltre 100 specie censite.
Il Giardino è a disposizione dei visitatori solo alcuni giorni l’anno per preservare il delicato equilibrio ambientale. In particolare si consiglia la stagione primaverile per godere appieno della spettacolare vegetazione che raggiunge il suo massimo splendore.
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