In questo momento sono in terrazza con il pc e del caffè caldo, in attesa di ammirare il sole albeggiare. Non sono particolarmente mattiniera, ma il fuso di Santo Domingo è di meno 5 ore rispetto all’Italia, quindi anche i più dormiglioni inizialmente avranno delle ottime possibilità. La Romana è la terza città per grandezza della Repubblica Dominicana. Si è sviluppata in pochissimi anni per la fiorente industria di canna da zucchero, ma oramai l’ economia del paese ruota soprattutto intorno al turismo, essendo il tratto di costa migliore fra Juan Dolio e Punta Cana.
Se amate lo stile caraibico, salsa, merengue, spiaggia bianca e mare cristallino: questa è la giusta alternativa per scappare dal freddo inverno italiano! O per godere delle ferie estive tanto attese. Atterrati all’aeroporto di La Romana potete scegliere se alloggiare nei resort di Bayahibe o Punta Cana.
Bayahibe è un piccolo villaggio di pescatori con mare cristallino, lunghe distese di spiaggia bianca e vegetazione tropicale.
Punta Cana è la zona più orientale della Repubblica Dominicana, con spiagge di ogni dimensione. Le più conosciute sono Playa Bavaro e Playa Macao.
Per conoscere le bellezze dell’ isola dovete affidarvi agli abitanti del posto e uscire in escursione almeno per visitare Isla Catalina e l’ isola di Saona, che fanno parte del Parque Nacional del Este. Sono soprannominate “i paradisi caraibici” per l’ azzurro acceso dell’ acqua, le stelle marine, i pesci colorati, le grotte, i reefs corallini e le lunghe distese di spiaggia.
Per raggiungere Isla Catalina e l’ isola di Saona, potete imbacarvi da Bayahibe o La Romana. L’ escursione ha un prezzo che si aggira dai 45 ai 60 euro. Varia soprattutto da cosa scegliete di mangiare arrivati a destinazione. Se il vostro palato si accontenta di gamberi, riso, pollo grigliato oppure vuole concedersi il lusso di una gustosa aragosta pescata al momento.
Si parte dal porto in catamarano. 45 minuti di musica, open bar, tanto rum locale che caratterizza la base dei migliori cocktail, mamajuana (rum , vino rosso , corteccia d’ albero ed erbe speciali ). E la possibilità di abbronzarsi con il vento fra i capelli e senza troppa sofferenza. Nel tragitto, dove l’ acqua è cristallina, con maschere e boccaglio vi tufferete per ammirare i rigogliosi fondali, nuotare fra pesci colorati e, se siete particolarmente fortunati qualche sbarazzino delfino. Posso assicurarvi che qui lo snorkeling è meraviglioso! Arrivati a riva vi aspetterà il vostro pranzo scelto, una siesta e un massaggio sotto la piacevole ombra di una palma e tantissime foto per immortalare il momento.
Sempre partendo dal porto di Bayahibe potete navigare lungo il Rio Chavòn , addentrandovi fra la giungla domenicana. Appena ad est dell’ aeroporto si trova Casa de Campo, famosissimo resort con tre campi da golf, fra cui il trentaquattresimo campo migliore al mondo “ the teeth of the dog”(i denti del cane).
La musica che scorre nelle vene è l’ anima della Repubblica Domenicana. A Juan Dolio che dista circa mezz’ora da Bayahibe potete scatenarvi fra salsa e merengue nelle discoteche locali.
Se invece non volete abbandonare lo stile commerciale dirigetevi verso Punta Cana, a 45 minuti di distanza, con una buona alternativa di generi musicali e discoteche, fra cui il famosissimo Coco Bongo.
Una serata di musica, open bar e spettacoli dal vivo che almeno una volta nella vita dovete assolutamente vedere. Una raccomandazione alle ragazze che prese dal momento e qualche bicchierino di troppo saliranno sul bancone del bar per scatenarsi: se non prestate attenzione un getto alla Marylin Monroe mostrerà tutti i vostri averi in diretta sul plasma della discoteca!
Per conoscere la cultura del posto non potete rinunciare ad assaggiare i piatti tipici di questa terra. Le uova, il salame fritto , il mangù (platani verdi bolliti, schiacciati e serviti con cipolla). Il formaggio fritto, pica di pollo, chimi (un hamburgers domenicano), asapao (risotto di gamberetti) e pesce fresco.
Tornerete in Italia con un‘ abbronzatura dorata, il ricordo di colori splendidi, la musica nel sangue e la voglia di tornare ancora.
Buen Viaje.
Sara Berettoni
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