Procida tra le isole partenopee è quella più vicina alla terraferma, quindi è estremamente accessibile da Napoli, Pozzuoli, e da qualche mese anche dalla località di Monte di Procida. Chiaramente con i vari mezzi di trasporto qual traghetti e aliscafi. Isola di origine vulcanica, plasmata dalla forza degli elementi, Procida si estende come addormentata sul mare in un susseguirsi di splendide baie. La particolarità di Procida è che è un’isola con il mare estremamente accessibile. Ci sono tantissime spiagge ma anche scogli bassi perché l’ isola di Procida è piatta, ha un’altezza massima di 91 metri quadrati e quindi in qualsiasi parte ci si trova, basta percorrere 150 m e si scende a mare.
Tra le splendide baie dell’isola di Procida spicca la pittoresca Marina della Chiaiolella, con il suo affascinante Porticciolo, per eccellenza approdo turistico dell‘isola. Dalla Chiaiolella attraversando un ponte panoramico si accede ad uno splendido polmone verde, quasi incontaminato: l’isolotto di Vivara, riserva naturale dal 1994. La bellezza della macchia mediterranea profumata e verde permette un’immersione sensoriale completa alla scoperta della ricca biodiversità dell’isola.
Dall’alto di un erto costone tufaceo, lo storico borgo medioevale di Terra Murata domina l’isola. Originariamente era terra gasata e soltanto nel 1535, con l’avvento dei D’Avalos si avranno le mura di cinta che determineranno proprio il passaggio a terra Murata in cui c’erano tutti gli abitanti di Procida nel Cinquecento. Questo Borgo conta migliaia di visitatori l’anno ed è veramente la punta di diamante.
Nel susseguirsi di viottoli, il tempo sembra essersi fermato. Nel dedalo di viuzze che si arrampicano tra le case dei pescatori, si aprono le porte del Palazzo della Cultura. Realizzato nel 300 e un tempo abitato dallo storico feudatario dell’isola Giovanni da Procida. All’interno dell’antico edificio ha sede il Museo Terra.
Poco lontano dal museo della Graziella, a strapiombo sul mare, sorge lo storico e suggestivo ex carcere di Procida, oggi visitabile grazie ad un articolato ed emozionante percorso. L’ex carcere di prossima apertura, fu realizzato come residenza reale. Successivamente divenne carcere con Ferdinando I di Borbone è pertanto un monumento, un complesso storico importante di Procida sia come luogo di pena ma anche e soprattutto residenza reale.
Nel 600 nasce il Borgo della Corricella. Questo splendido Borgo dei Pescatori è rappresentato da un insieme di case oggi tutte colorate. Probabilmente all’inizio non erano così ma hanno assunto le varie colorazioni, si dice, perché i pescatori da lontano volevano individuare la loro casa. L’Antico Borgo dei Pescatori della Corricella è per la sua colorata architettura la zona più caratteristica, variopinta e poetica dell’intera isola.
Tanti monumenti protagonisti ogni anno della manifestazione omaggio a Procida, indetta dall’amministrazione comunale in collaborazione con tutte le scuole del territorio. Durante l’evento, gli alunni adottano i monumenti del patrimonio artistico e culturale dell’isola, presentandoli a turisti e concittadini con rappresentazioni teatrali e con interessanti visite guidate.
Procida, con le sue mille bellezze è stata scelta da anni quale splendido set cinematografico d’eccezione. Tante le pellicole girate sull’isola che ha deciso di investire nel cineturismo, tanto che negli ultimi anni diverse rassegne e festival dedicati al mondo del cinema l’hanno vista protagonista. Di sicuro l’opera cinematografica che più di altre ha lasciato il suo ricordo nell’isola e nel cuore dei suoi abitanti è stato l’ultimo film capolavoro interpretato da Massimo Troisi “Il postino“. Proprio a lui è stata dedicata la bellissima spiaggia, luogo preferito del film durante le passeggiate del protagonista e del suo amico Pablo Neruda.
Paesaggi mozzafiato e colorati giardini sono la cornice della storica e squisita tradizione gastronomica. Tutta la cucina si basa molto sulla tradizione e c’è sempre un connubio mare-terra. Troviamo la pizza di scarola in cui non ci sono solo verdure, ma anche le alici salate. Tra i dolci abbiamo la caprese al limone, con il limone del posto perché è molto profumato. C’è poi il casatiello cresciuto, che è diverso da quello napoletano perché quello è rustico mentre quello procidano è dolce.
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