Siamo al confine tra Zambia e Zimbabwe, un confine segnato naturalmente dalle meravigliose Cascate Vittoria nominate Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Le cascate fanno parte di un luogo suggestivo dove l’acqua e il suo scrosciare assordante diventano protagonisti, insieme alla natura, gli arcobaleni, e gli animali che popolano questi luoghi. Le Victoria Falls rientrano nei due parchi naturali africani: Mosi-oa-Tunya National Park, in Zamba e il Victoria Falls National Park, in Zimbabwe.
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L’origine di queste cascate è molto antica, sembra risalire a 500 mila anni fa, in seguito allo scavare del fiume Zambesi che ha eroso le rocce basaltiche friabili creando a poco a poco il precipizio delle cascate che vediamo oggi. Tra le varie attrattive di questo luogo, i turisti rimangono affascinati dalla Devil’s Pool, o Piscina del Diavolo, una vasca d’acqua in cima alle Cascate Vittoria adiacente a Livingstone Island, sul lato dello Zambia del fiume Zambesi.
L’esplorazione della Piscina del Diavolo è un’esperienza riservata ai più coraggiosi. Delle guide esperte accompagnano i turisti nel punto di accesso della piscina per fare foto o filmati del suggestivo precipizio, mentre fanno un bagno al cardiopalma sul bordo della piscina naturale dove affluiscono milioni di metri cubi di acqua con tutta la loro potenza. Proprio per la pericolosità dell’acqua è possibile fare il bagno solo nella stagione secca, ovvero il periodo autunnale e invernale. Per il resto dell’anno è impossibile avvicinarsi perché si verrebbe trascinati via dalla corrente.
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A scovare per primo questa meraviglia è stato l’esploratore scozzese David Livingstone, nel lontano 1855, che ha dato alle cascate il nome della Regina d’Inghilterra. Ovviamente questo luogo era già noto localmente con il nome di Mosi-oa-Tunya, Fumo che tuona.
La Piscina del Diavolo è così diventata famosa per i bagni nelle sue acque molto pericolose. Oltre alla forza della corrente infatti è da considerare anche il fondale scivoloso che potrebbe causare cadute fatali.
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