C’è chi riesumerebbe Colombo per arrivare in America, ma per questioni scientifiche e pratiche non è consigliato, o tanto meno possibile.
L’ aereo è il mezzo più sicuro al mondo. Potete avere paura, soffrire d’ ansia per turbolenze inaspettate, vuoti d’ aria, decolli che vi staccano da terra e bruschi atterraggi, ma nel 2018 non è più possibile farne a meno.
Posso assicurarvi che c’è di peggio di una brusca e inaspettata turbolenza. Cosa?
Un connubio di ansia, angoscia, rassegnazione, rabbia, disperazione: SMARRIRE IL PROPRIO BAGAGLIO!
Sapete che non sto esagerando. Fissare il nastro bagagli e fremere nell’ afferrare la propria valigia. Realizzare attimo dopo attimo di essere rimasti soli, con il nastro fermo e qualche carcassa che gira da chissà quale volo fantasma e pensare:“ma sono proprio uno sfigato!”
Non demoralizzatevi, per il calcolo delle probabilità più si vola più si rischia, e più si resta a bocca asciutta. Io sono un assistente di volo , pendolo con Roma, ho un fratello che vive a Brighton e molto spesso anche per lavoro vesto i panni di una semplice passeggera, a voi il calcolo delle mie innumerevoli possibilità di smarrimento! Solo nell’ultimo anno la sfortuna mi ha baciato 3 volte!
Non esiste una vera causa scatenante, ogni aeroporto ha le sue falle ma alcuni dettagli diventano certezze.
Il check-in ha etichettato la valigia con la destinazione giusta? Gli addetti del trasporto hanno perso dei pezzi sul piazzale senza neanche accorgersene? Chi smista potrebbe confondere Tokio per Kyoto? State partendo nel solito periodo super affollato con affluenza ai banchi del 99%? Non sono un’addetta allo scalo, ma essendo una veterana dell’ambito qualcosa pian piano l’ho capita.
Prima di tutto se atterrate a Fiumicino non diffidate dai pregiudizi, abbiate PAURA! Sono capaci di perdere valigie senza neanche spiccare il volo.
Quindi cosa fare per viaggiare senza il terrore di arrivare a destinazione sconvolti, rassegnati e nudi?
Prima cosa: non riducetevi all’ultimo minuto per fare il ceck-in, molto spesso le ultime valigie per mancanza di tempo e pesi eccessivi possono restare sul nastro senza mai essere imbarcate.
Rimuovete le precedenti etichette di viaggio dal bagaglio, possono confondere gli addetti ai lavori, si rischia di atterrare a Madrid mentre la vostra valigia è in volo per Londra.
Ricordate sempre di fare in modo che la vostra valigia sia riconoscibile: nome, cognome, indirizzo e un bel lucchetto che assicuri il tutto.
Portate sempre con voi un bagaglio a mano con beni di prima necessità: qualcosa per il bagno che non superi i 100 ml, della biancheria, un costume, un cambio, caricatori per tablet e cellulare, una base per il make-up e una spazzola per i vostri capelli (sarete disperati ma MAI disordinati).
Medicinali d’ emergenza. Se non fate uso di farmaci particolari ricordate la TACHIPIRINA. Qualsiasi sia il vostro problema, la vostra età anagrafica, una dose di paracetamolo è la via migliore con meno effetti collaterali che possiate desiderare. Un antistaminico per reazioni allergiche di ogni tipo o punture d’insetto e se state volando oltre oceano vi consiglio una buona dose di melatonina per sconfiggere l‘emicrania da jet lag!
Non separatevi mai dai vostri documenti di riconoscimento. Un maglioncino per il freddo polare che in aereo non manca mai e se avete bambini il minimo indispensabile per loro.
Ogni compagnia adotta una procedura di rimborso diversa, ma senza perdere troppo tempo recatevi al lost and found con la descrizione giusta del bagaglio, l’etichetta che generalmente è nel documento e cercate di capire dove possa esser finita la vostra valigia.
Dopo le prime 24 ore se il bagaglio non è stato rintracciato e voi non siete residenti nel luogo di atterraggio, alcune compagnie rimborsano le spese per beni di prima necessità, ma ricordate di mantenere con voi tutti gli scontrini! Dopo 21 giorni se il vettore non ha ancora consegnato il bagaglio potete richiedere il rimborso che ha un tetto massimo di 1.167 euro per voli assicurati da compagnie UE in tutto il mondo. Per quanto riguarda le compagnie aeree che non aderiscono alla Convenzione di Montreal del 1999 , in caso di smarrimento è previsto un risarcimento fino a 20 euro per kg per arrivare fino ad un massimo di 388 euro solo se il danno è imputabile alla compagnia aerea.
Nell’ eventualità cercate di non farvi trovare impreparati e ricordate: non è la destinazione o l’ abito, ma il viaggio che conta!
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