Prima di organizzare un viaggio in Tibet è necessario tenere conto di alcune informazioni decisamente molto importanti. Per prima cosa, ad esempio, bisogna sapere che servono più o meno 5 giorni rigorosamente lavorativi per poter ottenere i permessi necessari per partire. Proprio per questo motivo, è necessario muoversi per tempo.
Per quanto riguarda, invece, il periodo migliore in cui organizzare un viaggio in Tibet è opportuno tenere conto del fatto che il migliore è quello che va dalla fine della primavera e le prime settimane dell’autunno.
In ogni caso, è opportuno tenere a mente che tra febbraio e marzo viene festeggiato il Capodanno tibetano, il Losar, la festività più importante in Tibet. Viene celebrato per 15 giorni, ma i festeggiamenti più importanti si tengono per i primi tre giorni.
In merito, invece, alla primavera, in Tibet cade tra il mese di aprile e quello di marzo. L’ideale, quindi, sarebbe programmare il viaggio proprio in questo periodo.
Anche l’estate è un periodo buono per visitare il Tibet. In questo periodo, però, sono davvero moltissimi i turisti provenienti da ogni parte del mondo e, a meno che non si amino le località particolarmente affollate, è preferibile optare per altre date.
D’altro canto, in estate tutta la zona pullula di festival e consente a tutti i visitatori di scoprire da vicino tradizioni e culture locali. Inoltre, il clima è molto più caldo rispetto ai mesi primaverili e la quantità di ossigeno è più alta. Per tale ragione, si tratta del periodo preferito dai turisti.
I mesi d’autunno sono settembre e ottobre. In questo periodo i turisti non mancano affatto. Le condizioni climatiche sono perfette sia per chi ama le escursioni che per gli appassionati del campeggio e, dunque, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
L’unico periodo da non prendere in considerazione se si ha intenzione di organizzare un viaggio in Tibet è l’inverno. In inverno, infatti, il clima è particolarmente avverso. Se, però, proprio non se ne può fare a meno, la cosa migliore sarebbe optare per il mese di novembre in cui le tariffe sono particolarmente basse e il freddo ancora non è arrivato.
Per entrare nel paese è necessario essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Per riuscire ad espletare tutte le pratiche, sarebbe opportuno inoltrare la richiesta circa 20 giorni prima della partenza.
Tra le curiosità in merito ai viaggi in Tibet c’è il fatto che alcuni turisti si sono trovati a fare i conti con il cosiddetto mal d’altitudine. Le montagne del Tibet sono molto altre e, per tale ragione, a tutti i turisti è consigliabile trascorrere qualche giorno a Lhasa non appena scesi dall’aereo in modo tale da abituare l’organismo. Se si dovesse avere qualche problema di salute prima della partenza, la cosa migliore sarebbe posticipare il viaggio al fine di evitare ulteriori complicazioni. Tra i consigli da tenere a mente c’è, poi, quello di bere molta acqua, di non appesantirsi a tavola, di non affaticarsi troppo e di fare attenzione agli sbalzi di temperatura.
In ultimo, facciamo un breve excursus su ciò che proprio non si può perdere se si ha intenzione di organizzare un viaggio in Tibet. Prima cosa, in occasione di un viaggio in Tibet è fondamentale visitare i famosi monasteri buddhisti oltre che i tipici villaggi tibetani.
Chi ha intenzione di approfondire la cultura tibetana, poi, non deve assolutamente perdere l’opportunità di visitare il monastero di Samye. E’ stato il primo monastero buddista costruito in Tibet, risale al VIII secolo. La sua forma è quella di un mandala, un disegno circolare che secondo la credenza buddista rappresenta l’universo.
In Tibet, poi, non si può che non ammirare i paesaggi incantati in cui i laghi e le montagne si alternano a bellissime valli incantate. Insomma, a questo punto non resta altro da fare che preparare i bagagli, espletare tutte le pratiche necessarie e partire.
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