A base di ingredienti semplici e poveri eppure così ricchi di gusto, la cucina toscana è una delle più rinomate del Belpaese. Vero e proprio paradiso per gli amanti del gusto, la Toscana offre un’immensa varietà di piatti e vini tipici. Perfettamente in grado di accontentare qualsiasi palato, persino quello più esigente. Un tour enogastronomico volto alla scoperta dei sapori tipici toscani, può avere una duplice valenza. Da un lato, infatti, può condurre all’assaggio di piatti toscani veri e propri, indistintamente consumati in tutta la regione e, in subordine, svelare le portate e le pietanze di un luogo in particolare, quale Pisa e Piazza dei Miracoli, annoverati tra i Patrimoni dell’Umanità per l’Unesco.
Visitare Pisa è un’esperienza da compiere almeno una volta nella propria vita. Anche solo per scattare una foto alla scenografica Torre pendente. Piazza dei Miracoli, Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco dal 1987 è il fulcro della vita di Pisa. Non a caso, qui, sono localizzati i principali monumenti religiosi cittadini. I tre complessi che la compongono simboleggiano le tre tappe principali della vita di un uomo: il Battistero la nascita, la Cattedrale di Santa Maria Assunta la vita e il Camposanto allude chiaramente alla morte. Circondati da un grande prato verde, gli edifici della Piazza sono disposti seguendo lo schema astrologico della Bilancia Zodiacale, con la Torre a fare da centro. Piazza dei Miracoli non si trova al centro della città, come si potrebbe pensare. Bensì è situata a Nord Ovest delle mura, quasi fuori dal paese.
Circondata dalle mura medievali e dagli “Spedali Riuniti di Santa Chiara”, la Piazza dei Miracoli è il luogo ideale da cui partire per intraprendere un tour enogastronomico in terra pisana.
Passeggiando per Pisa e Piazza dei Miracoli, ristoranti, osterie e taverne, accanto a un bicchiere di Montescudaio rosso o un Val di Cornia bianco, serviranno il classico Bordatino alla pisana, a base di fagioli, cavolo nero, farina gialla e cotenna. Le palette di polenta, servite con ragù di manzo o maiale. Le sofisticate trenette alla ranaiola, con cime di rapa e aringhe.
Anche se i piatti tipici possono differire da zona a zona, la cucina toscana si basa su ingredienti semplici e genuini, di facile reperibilità. Il pane toscano costituisce un “unicum” a se stante. Completamente privo di sale, è piuttosto rustico. Ha una lunga durata e ben si presta ad accompagnare piatti dal sapore forte e robusto. Quali piatti di carne e stufati, innaffiati da un bel vino rosso sanguigno e stentoreo al palato.
Quando diventa raffermo, il pane diviene il compagno ideale di zuppe saporite, a base di verdure o legumi. La pasta, in Toscana, costituisce una pietanza quasi “sacra”. Realizzata esclusivamente a mano. Basti pensare semplicemente ai pici o alle pappardelle. Essa va condita con sughi importanti, come quello alla lepre o di cinghiale.
La carne rappresenta il piatto più gettonato. Manzo, vitello, maiale e carni bianche, addobbano le tavole dell’intera Toscana. Ciò che le contraddistingue è il modo in cui esse vengono preparate. Esempio mirabile, la Cinta Senese. Sfruttata come rosticciana e, pertanto, cotta alla griglia. Oppure sotto forma di affettati o insaccati. Ma non dimentichiamo la rinomata bistecca toscana.
Protagonista in assoluto la bistecca alla fiorentina cotta appena sulla brace. E’ un esempio di semplicità e di eccellenza allo stato puro. Il profumo che sprigiona e il successo che ha incontrato nei secoli ne hanno fatto il simbolo della cucina toscana.
Imperdibile, un assaggio di finocchiona, lampredotto e pecorino di Pienza, abbinati a un buon calice di Chianti, Brunello di Montalcino o Vernaccia di San Gimignano.
Non perdere altri interessanti tour gastronomici in località Patrimonio dell’Umanità:
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I Trulli di Alberobello – Patrimonio Unesco da Gustare;
Su Nuraxi di Barumini – Patrimonio Unesco da gustare;
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Venezia e la sua laguna – Patrimonio Unesco da gustare;
Veneto – Patrimonio Unesco da gustare;
Palazzi dei Rolli e geoparco del Beigua.
Articolo pubblicato il 24/03/2017
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