La Biblioteca Marciana nel 1468 quando il Cardinal Bessarione ha deciso di donare la propria raccolta letteraria, composta da:
A seguito di tale dono alla città di Venezia, è stato avviato il progetto per una pubblica libreria sulla base di un’idea che Francesco Petrarca aveva iniziato nel 1362, senza, però, riuscire a terminarlo. Lo Stato del Veneto aveva preso l’impegno di donare a tali beni, i volumi, una collocazione degna del loro valore. Ma i lavori per la costruzione della sede hanno avuto inizio solamente nel 1537. In questo anno, infatti, è stato avviato il cantiere per realizzare l’opera sul progetto ultimato da Jacopo Sansovino. Egli ha saputo comprendere fino in fondo l’importanza di tale edificio, realizzando qualcosa di unico. Jacopo Sansovino dal 1537 al 1553 ha dato vita alle prime 16 arcate dell’edificio ospitante la Biblioteca. E’ stato, poi Vincenzo Scamozzi a proseguire la costruzione dell’edificio proiettandosi vero il molo. per rendere tale progetto reale è stato demolito il palazzo delle Baccherie.
Una volta ultimato l’edificio, tutti i testi sono stati trasferiti nella struttura realizzata da Sansovino. Oltre alle opere cartacee donate dal Cardinal Bessarione, la Biblioteca è stata arricchita grazie ad altre donazioni. Successivamente vi sono stati trasferiti alcuni manoscritti provenienti da diversi Monasteri, ma soprattutto ogni stampatore della zona era obbligato a depositare nella biblioteca un esemplare di ogni testo pubblicato. Questa pratica era regolamentata da una legge veneta risalente al 1603: la prima legge inerente a tale argomento in Italia!
Con la caduta della Repubblica Veneta, molti monasteri, biblioteche ed altri enti religiosi sono stati soppressi ed i testi custoditi in tali strutture sono stati trasferiti nella Biblioteca Marciana, andando ad incrementare ulteriormente il numero di opere presenti.
La Biblioteca Marciana oggi è gestita dal Ministero per i Beni Culturali. Dall’ultimo inventario risulta che all’interno della struttura siano conservati circa:
Tra le opere conservate nella biblioteca, molte fanno riferimento alla cultura greca. Ma non solo: tanti testi riguardano la storia e l’editoria veneta. La Biblioteca Marciana, oggi, è divenuta un punto focale per molti studiosi di tutto il mondo.
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