Table Mountain è tra i siti più visitati del Sudafrica insieme al Parco Nazionale Kruger (il parco famoso per i Big Five).
L’origine del nome riviene proprio dalla sua forma, una cima piatta come una tavola che raggiunge 1086 metri di altezza sul livello del mare.
La sommità è spesso ricoperta da uno strato di nuvole che si riversano dalla cima come una cascata, la cosiddetta “tovaglia”. Uno strano fenomeno che mi lascia a bocca aperta. La leggenda attribuisce questo evento naturale ad una gara di fumo tra il Diavolo e un pirata locale.
Nel 2012 è stata proclamata come una delle nuove 7 meraviglie naturali del mondo (New 7 Wonders of Nature), direi non a torto. Tutto il parco, infatti, costituisce la riserva floreale più piccola e, al tempo stesso, più ricca della Terra. Inoltre, con la sua imponente forma domina Cape Town e Table Bay.
Raggiungo la sommità della montagna facilmente con la funivia in circa cinque minuti. Preferisco la comodità del mezzo alla fatica che avrei dovuto sostenere percorrendo a piedi il duro sentiero.
Sicuramente raggiungere la vetta della Table Mountain a piedi sarebbe stata un’altra bella soddisfazione dopo quella provata sull’Adam’s Peak nello Sri Lanka, ma il poco tempo a disposizione mi ha fatto rinunciare all’impresa.
Comunque, anche i panorami che ammiro dalla cabina sono fantastici. Durante il tragitto il pavimento ruota consentendomi così una visione a 360 gradi.
Raggiungo la sommità della montagna e il panorama si fa ancora più intenso, più sbalorditivo, grazie anche alla splendida giornata di sole.
Ad accogliermi un simpatico dassies, un irace del Capo chiamato anche procaccia delle rocce, che si fa fotografare senza alcun problema. Sembra assoldato per l’intrattenimento dei visitatori.
Percorro i diversi sentieri presenti per immergermi completamente nell’ambiente, ma anche per cercare di godere la bellezza dei panorami da ogni angolo della montagna. Un’imponente vista sulla Città del Capo, le montagne circostanti e su tutto il Parco Nazionale di Table Mountain, fino a toccare la Penisola del Capo.
Durante la visita di questo luogo occorre fare molta attenzione. Infatti, in molti perdono la vita su questo Paradiso. Tragici incidenti dovuti a cadute accidentali mentre si scatta una fotografia, a forte disidratazione o ad un cambio improvviso delle condizioni meteorologiche.
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