Vacanza al mare

Vietata la crema solare alle Hawaii, danneggia la barriera corallina!

A tutti i bagnanti: le Hawaii progetta di diventare il primo stato degli Stati Uniti a vietare miscele di creme solari tossiche per la vita marina.

Niente più crema solare alle Hawaii

Due sostanze chimiche che vengono spesso utilizzate nelle miscele per la protezione solare (ossibenzone e octinoxate) possono essere mortali, se sei un corallo, un pesce o qualche altro tipo di residente marino. Sembrerebbe una cosa che non ci riguarda, ma ci sbagliamo. A farne le spese è il pianeta che abitiamo, che sta progressivamente perdendo delle bellezze naturali meravigliose. Le mete turistiche più gettonate risentono di queste sostanze disperse nelle loro acque. Un esempio sono le Hawaii, è per questo che lo stato si sta muovendo per vietare la vendita di creme solari contenenti questi due composti, diventando il primo stato americano a farlo. Il divieto entrerà in vigore nel 2021, ed  ora anche l’isola caraibica di Bonaire ha deciso di seguire l’esempio. 

Spiaggia. Photo credit: Toa Heftiba byunsplash.com

Uno studio precedente (pubblicato su Archives of Environmental Contamination and Toxicology, 2015) ha dimostrato che sia l’ossibenzone che l’octinoxate stanno danneggiando le barriere coralline, interrompendo il normale sviluppo di organismi marini semplici (come alghe o ricci di mare) e di creature più complesse (come i pesci). Ovviamente le spiagge più turistiche e quindi con più afflusso sono quelle maggiormente colpite dal fenomeno.

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Queste sostanze nocive influenzano le barriere coralline intaccando le sostanze nutritive, alterando il loro DNA, rendendo il corallo più suscettibile allo schiarimento e, infine, inibendo il loro sistema endocrino (cioè le ghiandole), deformando e infine uccidendo il corallo.

Le barriere coralline delle Hawaii e delle Isole Vergini americane hanno mostrato alcune delle più alte concentrazioni di ossibenzone tra tutte le barriere coralline che attirano i turisti, secondo quanto riportato nel documento del 2015. La protezione solare entra nell’oceano sia dal contatto diretto con persone che indossano tali composti che dai flussi di acque che defluiscono nel mare.

I vacanzieri che hanno in programma di visitare questi luoghi dovrà organizzarsi con lozioni alternative alle creme solari. Fortunatamente, queste alternative sono prontamente disponibili, con miscele che sostituiscono più spesso ingredienti come ossido di titanio o ossido di zinco al posto delle sostanze chimiche pericolose.

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