A Vicopelago, a circa quattro km da Lucca, si erge discreta Villa Bernardini, fatta costruire agli inizi del 1600 dal ricco Bernardino Bernardini, antenato della famiglia che ancora oggi vi risiede. Costruita su tre piani, la villa ha un portico frontale su tre fornici, al quale si accede tramite una scalinata.
Dal loggiato, si accede al salone di ingresso. Nel 700 la sala da pranzo, all’epoca divisa in due ambienti da un muro, venne allargata per accogliere gli invitati al matrimonio celebrato nel 1750 tra Marianna Parenzi, aristocratica lucchese e Francesco Bernardini. Fu creato un arco in stucco di gesso marmorizzato, lo stesso gesso che ritroviamo intorno ai quadri.
Il mobilio di Villa Bernardini presenta una caratteristica particolare e preziosa: ha il pregio di essere costituito quasi interamente da coppie, commissionate nei secoli dai diversi membri della famiglia. Posti simmetricamente nei maestosi saloni, donano il senso di equilibrio e armonia, tipico degli ambienti della villa.
Dal salone si accede a due salotti. Il primo è anch’esso caratterizzato dalla duplice collezione. Il secondo salotto è chiamato “salotto estivo” per via delle finestre esposte a Nord-Est e quindi assolate solo la mattina, in modo da rendere fresco e accogliente l’ambiente in estate.
Dal salone d’ingresso, tramite una scala, si accede poi alla sala da ballo al primo piano: salone delle feste e dei divertimenti dove si svolgeva la vita sociale della villa. Oggi invece accoglie le visite turistiche, con l’arredo originario ed immancabilmente a coppie.
Un parasole in tela di lino dell’800, resa rigida grazie all’applicazione di oli particolari, fungeva da riparo dalla luce del’ampia porta-finestra. Sul tavolo ottagonale veniva giocato “il faraone”, un avvincente gioco d’azzardo per otto persone. Adiacente alla sala da ballo, venne realizzato un salotto più intimo, dovei partecipanti alle feste potevano appartarsi per riposare e fare conversazione.
Sempre adiacente alla sala da ballo, vi è la camera padronale di Eleonora Bernardini, moglie di Bernardino Bernardini. Una camera a impero realizzata dal Bartoli, integra e, a detta degli antiquari, è l’unica camera al mondo in impero lucchese, completa e rimasta integra. Qui tutto riporta ad un’altra epoca, e svanisce la sensazione di casa-museo. La camera sembra ancora vissuta ed è completa di ogni mobile ed oggetto, esposti armoniosamente e con cura. Attraversando il salone da ballo, si trova la sala rossa, che ospita la collezione di preziosissime porcellane.
Dalle finestre del salone, sul retro della villa, appare come per incanto il fiabesco Teatro di Verzura. La geniale disposizione dei cespugli di bosso, originari del 700, fu studiata in maniera da dare un’acustica perfetta per i concerti e le rappresentazioni teatrali che allietavano gli ospiti della villa.
Lo splendido giardino in stile inglese che si ammira dalla villa è tenuto con cura e fantasia dalla famiglia. E’ infatti Giancarlo Fanizza, laureato in agraria che con la moglie, Isabella Bernardini, creano vere e proprie combinazioni cromatiche e geometriche esteticamente deliziose. Tenendo conto dell’accostamento dei colori a seconda del cambiamento delle stagioni.
Vi è poi un giardino murato, chiamato “segreto” perché consentiva di isolarsi dagli sguardi indiscreti ed era riservato al’uso esclusivo dei proprietari e dei loro ospiti. Insomma se siete dalla parti di Lucca e siete appassionati di antiche dimore Villa Bernardini merita assolutamente una visita.
Se vuoi scoprire tutti i particolari di questa meravigliosa dimora storica, Villa Bernardini, ti consigliamo di guardare il video, realizzato in collaborazione con AliceTv.
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