Trascorrere un weekend in provincia di Viterbo, offre l’opportunità di scoprire luoghi e paesini adatti a soddisfare diversi tipi di viaggiatori. Volete scoprire il mistero di un bosco popolato da mostri ancestrali? Bomarzo è ciò che fa per voi. Siete appassionati di archeologia e siete protesi alla ricerca dell’antica civiltà Etrusca che popolava questi territori? Non potete perdervi Tuscania, Tarquinia e Civita Castellana. Volete fare un salto all’indietro nel tempo e scoprire un paese deserto che sta morendo poco a poco? Allora, Civita di Bagnoregio è la risposta giusta.

Viterbo

Andiamo con ordine, partiamo da Viterbo, storicamente nota come la Città dei Papi. Nel XIII secolo fu infatti sede pontificia e per circa 24 anni il Palazzo Papale ospitò pontefici ed elezioni. Papa Alessandro IV decise nel 1257 il trasferimento della Curia Papale nella città a causa del clima ostile presente a Roma. Il soggiorno papale durò, salvo brevi interruzioni, fino a quando papa Martino IV, appena eletto (22 febbraio 1281), allontanò definitivamente la corte pontificia da Viterbo. Il meraviglioso Palazzo dei Papi ed il pittoresco quartiere medioevale di San Pellegrino, ne ricordano i fasti e sono il vero centro storico della città.

Il Palazzo Papale a Viterbo

Un weekend in provincia di Viterbo offre una preziosa occasione per sviluppare anche dei percorsi enogastronomici alla ricerca di sapori del territorio con pietanze preparate secondo tradizione con alimenti a chilometro zero, vere “perle” di genuinità. Se invece desiderate trascorrere un fine settimana all’insegna del relax e del mise-en-forme, l’Hotel Salus Terme, nel capoluogo, è a disposizione per vivere dei rilassanti bagni termali accompagnati da trattamenti di salute e di bellezza.

Bomarzo

I nostri suggerimenti partono proprio da Bomarzo e del suo famoso Parco dei Mostri, ideato da uno dei più grandi architetti del Cinquecento: Pirro Lagorio, ideatore di Villa d’Este a Tivoli. L’origine di questo singolare luogo fu la morte di Giulia Farnese, moglie di Vicino Orsini che vissero proprio a Bomarzo. Nacque così la Villa delle meraviglie che doveva essere unica al mondo per via di gigantesche sculture ricavate da possenti blocchi di peperino presenti nella vicina vallata. Eroi, mostri, animali mastodontici e case pendenti, fanno parte di questo parco tutto da visitare.

Parco dei mostri a Bomarzo – Provincia di Viterbo. Photo Credit: Port Mobility

Tuscania

Continuiamo il nostro weekend in provincia di Viterbo con Tuscania, la si riconosce per via delle sue torri medioevali che si vedono sin da lontano e che annunciano un paese medioevale cinto da poderose mura al cui interno si cela un tessuto urbano ancora intatto. Eppure, Tuscania deve la sua origine agli Etruschi che la fondarono e l’abitarono fino a farne una delle loro città-stato. Oltre i siti archeologici presenti, la cittadina regala palazzi nobiliari e numerose chiese risalenti all’epoca medioevale e rinascimentale che meritano di essere scoperte.

Civita di Bagnoregio, la città che muore

Civita, frazione di Bagnoregio, è famosa per essere uno tra i borghi più belli d’Italia. Denominata “la città che muore” per via della continua erosione dello sperone tufaceo sopra il quale fu costruita sin dall’epoca Etrusca. Oggi la visita di Civita avviene solo raggiungendola a piedi dopo aver attraversato un lungo ponte di cemento che la collega con la statale che transita sotto il paese.

Civita di Bagnoregio (evondue by pixabay.com)

Weekend in provincia di Viterbo idee e suggerimenti

La parte a sud della provincia continua a custodire tesori preziosi e ancora poco conosciuti del viterbese: Vignanello, con il suo Castello Ruspoli, dai seicenteschi giardini all’italiana ancora integralmente custoditi; Civita Castellana, con lo splendore dei mosaici nel Duomo dei Cosmati ed il Forte Sangallo, fortezza voluta da Papa Alessandro VI, su progetto di Antonio da Sangallo il Vecchio; per non parlare dei castelli e delle rocche che costellano luoghi simbolo del vecchio regno papale, da Vasanello a Gallese, dai castelli Orsini al Convento di San Francesco, a Torre Alfina.

Ultima menzione per chi ha deciso di trascorre un weekend in provincia di Viterbo va riservata alla via Amerina e alla Francigena. La prima, risalente al 240 a.C., univa l’antica Veio ad Amerina (l’attuale Amelia in Umbria), una delle prime via dell’antica Roma che attraversava tutta la Tuscia Falisca, per alcuni tratti completamente recuperata e percorribile. La Via Francigena invece era un vero e proprio sentiero di culto che univa il Nord Europa fino a Roma, percorsa per secoli dai pellegrini del continente per arrivare fino a San Pietro, camminando fiduciosi tra le lande più impervie della penisola. Oggi questo percorso, così importante per la provincia di Viterbo, è stato quasi completamente recuperato e ripercorso da pellegrini moderni, che uniscono la sacralità del ritrovarsi al “profano” dell’enogastronomia della Tuscia.

Sutri

Dedichiamo a Sutri, paesino proprio sulla Cassia, una speciale menzione relativa alla manifestazione che ogni anno accompagna il periodo dell’Avvento. Approfittando della scenografica necropoli rupestre che è possibile ammirare percorrendo la consolare verso Viterbo, viene animato un presepe vivente che alla luce delle torce che illuminano la notte, crea un’atmosfera che tende a riproporre l’evento della nascita di Gesù nella grotta. E’ davvero molto toccante e ricco di fascino questa manifestazione organizzata ogni anno che vede la partecipazione della popolazione della cittadina.

Come si capirà, per organizzare un weekend in provincia di Viterbo ci si può davvero sbizzarrire, questo territorio dispone di un panorama di attrattive in grado di entusiasmare ogni tipo di gusto personale e, la relativa offerta turistica, annovera dai tradizionali hotel di ogni categoria, ai semplici Bed & Breakfast, dai rurali agriturismi ai non più troppo spartani camping.

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