Willand, il mistero del villaggio che si alza 2 cm ogni anno, in Inghilterra

In Inghilterra esiste un paesino che è attualmente sotto indagine dei geologi. Si tratta di Willand, un villaggio che si alza di almeno 2 cm ogni anno

Willand, il mistero del villaggio che si alza 2 cm ogni anno, in Inghilterra

Nel Devon in Inghilterra esiste un paesino di sole 6000 anime che, secondo i dati del satellite Sentinel-1 dell’Agenzia spaziale Europea (Esa), ogni anno si innalzerebbe di almeno 2 cm. Il paese in questione si chiama Willand. Gli esperti stanno cercando di dare una spiegazione al fenomeno e, per il momento, parlano di una vasta falda acquifera localizzata in profondità sotto il villaggio che potrebbe quindi essere la causa di questo sollevamento costante. L’ipotesi è che la falda, dopo essersi svuotata, ora si stia riempiendo di nuovo provocando le fluttuazioni del suolo. Il fenomeno, impercettibile all’occhio umano, sembra non creare pericolo.

Willand, il mistero del villaggio che si alza 2 cm ogni anno, in Inghilterra (http://company.airbus.com)

Willand e le ipotesi dei geologi

Il fenomeno del misterioso villaggio che si innalza di 2 cm ogni anno, è stato colto dall’occhio del satellite Sentinel-1 dell’Esa, le cui immagini ottenute tra il 2015 e il 2017 sono state esaminate dai ricercatori dell’Università di Nottingham per realizzare la prima mappa nazionale del movimento del suolo.

Attraverso questo studio, basato su circa 2000 immagini è stato possibile visualizzare nel dettaglio i cambiamenti della morfologia del terreno, spesso legati ad attività estrattive o a fenomeni geologici noti.

Ma nessuna di queste ipotesi ha trovato conferma rispetto al caso di Willand. Per questo motivo, secondo gli esperti, la causa del sollevamento del suolo potrebbe essere una vasta falda acquifera localizzata in profondità sotto il villaggio. Si ipotizza che essa, dopo essersi svuotata si stia riempiendo nuovamente provocando queste instabilità del suolo.

Per ora, il caso Willand resta ancora un mistero. L’unica certezza, e non è poco, è che il fenomeno non risulta essere pericoloso per l’uomo.

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