San Diego è stata la prima tappa del mio viaggio on the road per la California. Dopo aver noleggiato una macchina, siamo partiti da Los Angeles e ci siamo spinti verso sud percorrendo la costa e attraversando le piccole e caratteristiche cittadine di mare che urlano “California” a gran voce. Newport, Laguna Beach, San Clemente tutte affacciate sul mare, con i loro moli e pontili, le spiagge invase da surfisti in cerca dell’onda giusta e le loro perfette case residenziali.
Sfiorando il Messico siamo approdati in poco più di due ore di macchina nella seconda città per numero di abitanti della California (dopo Los Angeles), a sua volta a pochi minuti dalla scandalosa città di frontiera messicana, Tijuana.
San Diego, tranquilla e pacifica si stende lungo l’Oceano che abbraccia la città quasi sprigionando su di essa un potere rilassante. Non è scatenata come Los Angeles, né hippie e trasgressiva come San Francisco, ma questo non la rende meno interessante.
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E’ una città per famiglie, dove godersi passeggiate lungo mare, esplorare la città dove il traffico sembra assente, e visitare le numerose attrazioni. San Diego sembra riposare in un’eterna pace, anche l’entrata in città è docile e piacevole come il clima che la caratterizza, non è mai né troppo caldo né troppo freddo.
Carichi di energie io e i miei compagni di viaggio esploriamo la città a piedi in lungo e in largo rimanendone sempre piacevolmente sorpresi. Strade enormi, spazi immensi, giardini curati e l’enorme affaccio sul mare, danno respiro alla metropoli. Il nome della città sembra trarre ispirazione da quello dell’imbarcazione di uno dei primi esploratori della zona, lo spagnolo Sebastián Vizcaíno, che fu anche il primo a mettere su carta una rappresentazione grafica dettagliata di tutta la costa degli Stati Uniti.
La città è un importante sito militare americano, con numerose basi della Marina e dei Marines. Enormi imbarcazioni sfilano lungo il porto imponendo la loro grande ombra sulle acque calme del Pacifico, mentre sulla terra ferma due sentinelle giganti sono intente in un bacio appassionato. Unconditional Surrender (resa incondizionata), è il nome dell’enorme statua nel Mole Park di San Diego realizzata dall’artista J. Seward Johnson. Un’opera nata per commemorare la famosa fotografia, V–J Day in Times Square, scattata da Alfred Eisenstaedt alla fine della seconda guerra mondiale. La statua riproduce fedelmente il marinaio che bacia appassionatamente l’infermiera della foto scattata a Time Square il 14 agosto 1945 subito dopo l’annuncio del giorno della vittoria.
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Qui le attrazioni non mancano, San Diego è un grande polo turistico: il SeaWorld, il San Diego Zoo e il Balboa Park con meravigliosi giardini ed edifici in stile ispanico-coloniale. E poi le immense spiagge lungo la costa da La Jolla a Chula Vista, e a nord Ocean Beach e Pacific Beach le più indicate per gli amanti del surf, degli sport acquatici e per la vita notturna movimentata. Quest’ultima di certo non manca nel Gaslamp Quarter, dove antichi lampioni a gas illuminano la notte della metropoli, tra palazzi tardo-ottocenteschi ristoranti, negozi di antiquariato e gallerie d’arte. Ritroviamo poi colori familiari tra le bandiere che sventolano lungo Little Italy, popolata inizialmente da pescatori italiani che vi approdarono durante la corsa dell’oro nel 1849, ora centro della “cucina italiana” a San Diego.
Le antiche radici della città però dimorano nella Old Town dove si possono ritrovare le sue origini. A Presidio Hill nel 1769 gli spagnoli costruirono la prima missione di El Camino Reale, ed oggi nel San Diego State Historic Park si possono ancora vedere alcune delle case storiche oltre ad assaporare i sapori veri della cucina messicana.
San Diego è quella città di confine che non ti aspetti ma che apprezzi, pacifica come il l’Oceano che la sfiora e allo stesso tempo ricca di angoli e punti di vista interessanti.
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