Il 17 gennaio per me è una data molto importante, oltre ad essere il giorno del mio compleanno si aprono le danze alla festa che amo di più e che aspetto con ansia ogni anno: il Carnevale. Da bambina le mie feste erano categoricamente in maschera, la casa era invasa da coriandoli, striscioni, banconote false e mia mamma e le mie nonne erano da giorni in cucina a preparare le specialità tipiche della tradizione. Dai frittelloni alla castagnole, alla frappe o per chi preferisce chiamarle bugie o chiacchiere, agli arancini, struffoli e Graffe, i dolci tipici che solo una nonna napoletana può preparare con tanto amore, tutta la sala era imbandita a festa in attesa dell’arrivo degli invitati. Andiamo alla scoperta del Carnevale nel mondo e delle sue manifestazioni più belle.
Ma cos’è veramente il Carnevale? Il nome proviene dal latino “Carnem Levare” ovvero privarsi della carne, che si riferisce all’ultimo banchetto che tradizionalmente si teneva l’ultimo giorno prima di entrare nel periodo di Quaresima e quindi nel giorno del martedì grasso che precede il mercoledì delle ceneri. Una festa della tradizione cattolica, la più pazza e variopinta che io conosca, dove il sarcasmo, l’eccesso, l’allegria, lo sfarzo, la finzione e le maschere fanno da padrone.
In Italia il Carnevale è Venezia, maestosa, scenografica, possiede le origini più antiche. Dopo 800 anni di storia il Carnevale fu vietato da Napoleone, nel 1797, dopo la sua occupazione armata della città perché giudicato sovversivo e fu riportato alla luce solo nel 1979. Una serie di eventi in una delle piazze più belle al mondo, cortei sui canali, musica, concerti, il ritorno del leggendario Casanova, gli spettacoli sull’acqua al Rio di Cannaregio e i tradizionali voli dell’angelo e dell’aquila dal campanile di Piazza San Marco.
Oltre a Venezia uno dei principali carnevali italiani si svolge a Viareggio. Una località toscana in grado di ospitare più di un milione di spettatori puntuali ad accorrere per ammirare le mastodontiche sfilate dei giganti di cartapesta di oltre 20 metri, rappresentando con satira e ironia le caricature dei nostri uomini di palazzo, draghi sputa-fuoco e tutto ciò che è in grado di strapparvi un sorriso. Uno spettacolo immancabile.
Ma aldilà del nostro amato stivale anche il resto del mondo è in piazza a festeggiare e almeno una volta nella vita dovete concedervi un Carnevale al ritmo sfrenato di samba brasiliana e volare a Rio De Janeiro, dove la musica, il ritmo, l’allegria sono ossigeno puro di quel popolo. Stupende parate, colori, costumi spumeggianti, appariscenti, curve mozzafiato, balli sfrenati e coreografie trasformeranno la città di Rio in un sambodromo a cielo aperto senza esclusione di colpi, ed io che ho vissuto quell’emozione posso assicurarvi che ne è veramente valsa la pena. Ogni anno potrete organizzare il vostro Carnevale nel mondo ed io sono qui per consigliarvi le mete all’altezza di questo spettacolare show.
Il Carnevale di Trinidad e Tobago è oramai diventato un evento di portata mondiale. Nasce durante la dominazione francese dove gli schiavi di origine indigena e africana erano allontanati dai festeggiamenti. Quando la loro partecipazione fu permessa avvenne un connubio di usi, costumi, canti, balli in maschera, una serie di simulazione di combattimenti che lo rese invincibile agli occhi di tutti. Volti e corpi colorati, abiti laceri e sporchi di lavoro, nastri di acciaio, l’espressione massima della libertà ritrovata per degli uomini schiavizzati da troppo tempo, una buona dose di rum e un pizzico di follia lo renderanno speciale ai vostri occhi.
Una tradizione importata nel 1833 dagli schiavi di Trinidad a cui non era permesso festeggiare è diventata la celebrazione annuale del Carnevale di Notting Hill che si svolge per le strade del quartiere di Londra. Gli immigrati non chiedevano altro che festeggiare, riunirsi, combattere il razzismo, liberare la mente dalle terribili condizioni economiche e cercare di respirare quell’aria caraibica a cui erano legati fin dalla nascita.
Oggi il Carnevale di Notting Hill è diventato un evento globale con gruppi provenienti dall’Afghanistan, Bangladesh, Bulgaria, Russia, Brasile, Africa, Kurdistan, Sud Africa e dalla stessa Gran Bretagna. Gruppi danzanti, bande, musicisti di strada, bande di percussionisti affollano le strade e lo rendono multietnico e impossibile da non menzionare.
New Orleans, qui le origini del Carnevale risalgono al 1827, alla cosiddetta Mardi Gras Celebration. Qui la celebrazione è presa molto sul serio, tanto che negli anni questo periodo è stato chiamato ”madness” FOLLIA! Oltre 750 mila persone si riversano sulle strade della Louisiana con maschere da dragoni e abiti color oro, verde e porpora. Lo spirito della festa oscura il lume della ragione e a ritmo di musica e di una buona dose di rum e bourbon i partecipanti impazziscono lanciando addosso agli spettatori grosse portate di dolci, senza alcuna remora.
Nizza, la stupenda cittadina francese che anche in un momento di festa e follia non perde il suo status romantico ed elegante. Giornate di musica e folclore con carri allegorici, ballerini per la strada e la famosissima Parata dei fiori, durante la quale migliaia di fiori coloratissimi vengono lanciati sulla folla.
I fiori e le feste che si svolgono nei giardini di Alberto I sono l’elemento principale del Carnevale di Nizza, oltre alla festa della birra che per casualità cade nello stesso periodo e sicuramente regala un tono tirolese che arricchisce l’armonia del momento.
Quest’anno non volerò molto lontano, ma festeggerò il Carnevale nella mia cittadina, Civita Castellana, perché a dirla tutta a Rio de Janeiro gli fa un baffo…!
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