Se stai pensando dove andare a Pasquetta ma non sai prendere una decisione, il nostro consiglio è assolutamente una passeggiata a Siena e Pienza, in Toscana. Resterai incantato nel visitare il loro caratteristico centro storico. Ma ancor di più avrai la possibilità di assaporare tutte le pietanze tipiche del posto. Se invece hai qualche giorno in più a disposizione, prosegui il tuo viaggio alla scoperta della Val D’Orcia, delle Ville Medicee e dei giardini in Toscana… Sarà un vero e proprio tour enogastronomico tutto da gustare!
Che la Toscana sia una terra magica, dai panorami sconfinati e dall’incredibile ricchezza culturale, non è un mistero per nessuno. Sempre più turisti, infatti, sia italiani che stranieri, scelgono la patria di Dante per le proprie vacanze. Attratti non solo dai capolavori dell’arte, ma anche dall’infinito patrimonio enogastronomico da gustare. L’olio extravergine d’oliva, la carne chianina e i vini DOCG sono solo alcune delle specialità da gustare in una terra fertile e feconda, in una regione come la Toscana che ben si presta a tour non esclusivamente culturali ma goderecci.
Tra i luoghi simbolo della Toscana, due gioielli s’impongono all’attenzione del turista: Siena e Pienza. La città del celebre Palio, infatti, non incanta solo per la bellezza architettonica del suo Duomo e per Piazza del Campo dall’originalissima forma a conchiglia.
Chi vi giunge in visita, infatti, si lascia sedurre dalla carne chianina, dal purissimo olio extravergine d’oliva. Dal pregiato tartufo nero, dalla cinta senese. E dai prelibati sughi a base di lepre e di cinghiale. Il tutto, accompagnato dai vini più illustri della Toscana. Quali Brunello di Montalcino, Chianti Colli Senesi, Vino Nobile di Montepulciano e Vernaccia di San Gimignano.
Il centro storico di Pienza, Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, merita d’essere ammirato in tutto il suo splendore, almeno una volta nella vita. Considerata città ideale del Rinascimento, Pienza rapisce con l’imponente “Cattedrale”, “Palazzo Borgia”, “Palazzo Piccolomini” e il “Conservatorio di San Carlo”. Solo per citare alcune delle architetture civili e religiose più belle del centro storico.
Ma Pienza è anche il luogo delle tentazioni culinarie. Fattorie, aziende vinicole, cantine, trattorie e osterie, infatti, aprono le porte ai visitatori. Offrendo degustazioni di pane, salumi, formaggi freschi e stagionati, accompagnati da miele e caldi crostini con lardo senese.
Ogni tour enogastronomico in Toscana che si rispetti, non può che prender le mosse dal Chianti, considerata l’eccelsa patria dei vini in quest’angolo d’Italia. Decine di cantine ed enoteche, anche senza prenotazione, aprono le porte a turisti e curiosi per assaggiare vini novelli e d’annata.
Se Greve in Chianti, delizioso e pittoresco borgo immerso nel verde, è considerata l’indiscussa madre del Chianti Classico, Gaiole in Chianti è il luogo perfetto per scoprire la storia del Barone Ricasoli e dei vini Terroirs di Brolio. Altro luogo dall’indiscusso fascino è Montalcino, da cui si origina il celebre Brunello.
Alzi la mano chi, almeno una volta, non abbia desiderato diventare parte integrante di un paesaggio incantevole, caratterizzato da immense distese di girasoli, borghi pittoreschi e castelli diroccati dal fascino medievale. Attraversata dal fiume Orcia, la Val d’Orcia è stata, spesso, scelta come location di produzioni cinematografiche internazionali. Come, del resto, dimenticare i luoghi de “Il Gladiatore”?
La Val d’Orcia, però è famosa anche per un’offerta enogastronomica di tutto rispetto. San Quirico d’Orcia è il luogo adatto per assaggiare zuppe di farro e cereali. Ma anche i famosi pici, una particolare pasta fatta a mano, arrotolata su se stessa e condita da “sughi nobili e robusti”.
Il tour enogastronomico in Toscana, si chiude con la visita ai giardini e alle ville medicee. Queste antiche residenze, circondate da profumati giardini all’italiana, costituiscono un patrimonio di valore inestimabile. Una traccia indelebile del glorioso passato della famiglia dei Medici in Toscana. Il “Castello di Cafaggiòlo”, la sontuosa “Villa Ambra di Poggio a Caiano”. I lussureggianti “Giardini di Boboli” e il “Giardino di Pratolino”, ricco di boschi e laghetti, sono solo alcune delle meraviglie medicee che l’Unesco ha voluto inserire nel Patrimonio dell’Umanità.
E dopo una visita alle stanze d’armi e ai giardini fioriti, cosa c’è di meglio di una bistecca di chianina accompagnata da fave e un vino nobile da inserire nel vostro menù di Pasquetta?
Non resta che augurarvi una Buona Pasquetta a tutti voi!
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