Il lago di Varano si estende nel territorio pugliese, più precisamente tra i comuni di Cagnano Varano, Ischiatella e Carpino, nella provincia di Foggia. Data la sua estensione (60,5 kmq) è stato dichiarato il lago costiero più grande d’Italia.
Nella realtà il lago di Varano, non è un vero e proprio lago, bensì una laguna in una zona calcarea del Gargano. Il lago si trova tra il Monte d’Elio e Rodi Garganico, un territorio che offre scorci naturali di immensa bellezza. Il Lago di Varano ospita un’isola in cui è presente la Riserva Naturale Statale Isola di Varano. Essa fa parte, a sua volta, del Parco Nazionale del Gargano, ed è stata istituita nel 1977.
Le origini del lago sono dovute all’accatastamento di detriti da parte delle correnti marine. La parte del Lago di Varano reputata più affascinante, però, è quella legata alle leggende e alle curiosità.
Una curiosità su tutte, che riguarda il lago, fa riferimento a Casale di San Nicola Imbuti. Si tratta di un paese fantasma abbandonato a sé stesso. In origine, questo paese era un insediamento religioso fondato dell’abbazia di Kalena di Peschici e passato poi a Santa Maria di Tremiti. Durante le due guerre mondiali fu utilizzato come idroscalo militare. Dopo la Seconda guerra mondiale, il paese si è spopolato fino ad arrivare ai giorni nostri con le spoglie di alcuni edifici molto belli e raffinati.
Ma le storie che più coinvolgono i visitatori sono le leggende che avvolgono questo lago. La più suggestiva è, sicuramente, quella di Uria. Infatti, si racconta che tanti anni fa, al posto del lago, vi era una città governata dal Re Tauro. I cittadini di Uria, con il loro Re, erano molto violenti e peccaminosi così che Dio, infastidito per il loro comportamento, decise di punire tutta la popolazione inondando la città con un diluvio. Dalla punizione divina l’unica a salvarsi è stata Nunzia, una giovane donna che dedicava la sua vita alla preghiera, al lavoro e all’amato. La donna capì il pericolo e corse a salvare il suo innamorato, lanciando un gomitolo tra le acque. Il gesto non salvò il suo amore, ma fermò il diluvio. Nunzia si ritirò nell’unica casa rimasta illesa, la sua!
Oggi, si racconta che l’anima di Nunzia si aggiri ancora sulle acque del lago e, in certe notti, il suo canto straziante giunge alle orecchie di chi ascolta. A lei è stata dedicata la chiesa dell’Annunziata del Crocefisso di Varano.
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