Il Natale è alle porte, l’aria di festa si respira in ogni angolo delle strade, le piazze sono addobbate, i palazzi illuminati, gli alberi in casa iniziano ad essere circondati da pacchetti e panettoni. E se il count-down delle ferie è agli sgoccioli non vi resta che preparare una piccola valigia che contenga tutto il necessario e volare 3 giorni nella Parigi dell’Est per trascorrere un sereno Natale a Budapest.
Il clima invernale è molto rigido quindi portate tutto il necessario per proteggervi dal freddo ma non dimenticate assolutamente il costume, Budapest è la città termale per eccellenza.
I Romani che prediligevano le terme fondarono “Aquincum” e i Turchi proseguirono costruendo magnifici complessi in stile Art nouveau, portandola ad esser nominata nel 1934 Città Termale.
70 milioni di litri di acqua sgorgano ogni giorno con temperature che vanno dai 21 ai 76 °C.
Concedetevi un pomeriggio di relax con il freddo gelido sopra la vostra testa, avvolti da idromassaggi e getti di acqua calda e concludete il tutto con un massaggio paradisiaco. Io ho scelto le storiche terme di Széchenyi, ma non credo ci siano delusioni dietro l’angolo, avete decisamente l’imbarazzo della scelta.
Se trascorrerete il Natale a Budapest dovrete approfittare della tradizione che scalda, predomina e colora questa città. Quindi non potrà mancare nella vostra lista di cose da fare il giro sul battello di Hungaria Koncert con musica e cena.
Da venerdì 8 novembre al 1 gennaio la piccola piazza di Vorosmarty, situata al ridosso del Danubio si riempirà di mercatini di Natale, fra i 10 più belli d’ Europa, uno shopping di cui certamente non potrete farne a meno.
Il concerto di Natale di fronte al palazzo del Danubio e la messa nella chiesa dei cappuccini a Buda (in via Fò 32) è il rituale di ogni italiano che ha deciso di trasferirsi o trascorrere le festività a Budapest.
Ma adesso è ora di mettersi in marcia e dedicarsi un po’ alla storia e a tutto quello che non dovete perdervi nel vostro soggiorno natalizio, oltre allo shopping c’è di più 🙂
BUDAPEST è l’ insieme di tre città: Buda- Pest- Obuda, collegate dal Ponte delle Catene e da altri 7 ponti. Buda è la parte più antica e nobile, qui sulla collina fra le mura cercarono rifugio gli abitanti di Pest dopo gli attacchi dei mongoli.
Nel 1541 venne occupata dai Turchi e la loro invasione lasciò un’impronta significativa all’interno della città, le chiese divennero moschee, vennero costruiti minareti e innumerevoli bagni turchi. Solo dopo 150 anni fu liberata dagli austriaci.
Pest è invece la parte moderna e innovativa, stravagante, irrequieta, disordinata.
Qui potrete visitare il Palazzo del Parlamento, ispirato al Parlamento di Londra e al Duomo di Colonia. 18.000 metri quadrati , 27 ingressi , 691 stanze , guglie, torrette, arcate dallo stile barocco e rinascimentale sono una piacevole e lussureggiante dimora per il Presidente della Repubblica e i suoi ministri.
Budapest accoglie una vasta comunità ebraica che si riunisce nelle 22 sinagoghe della città. La più famosa in Europa, in grado di ospitare 3000 persone è la Grande Sinagoga, situata nella zona di Pest. Al centro del giardino troverete una grande fossa, in memoria di tutti gli Ebrei uccisi dai nazisti e un Salice, chiamato Albero della Vita con i nomi delle vittime incisi sulle foglie di metallo.
Non tralasciate il Museo delle Belle Arti con 6 grandi sezioni di antichità greco-romane, collezioni egizie, sculture, disegni, stampe. Se la storia è la vostra passione proseguite verso la casa del Terrore , luogo di torture usato dai nazisti.
Due città separate per secoli finalmente unite. Un risultato magico frutto di storia, arte, architettura e innovazione che catturerà il vostro interesse in soli pochi giorni.
Passeggiare sul Ponte delle Catene, la sua maestosità e l’incantevole vista sul Danubio vi renderà partecipi di questa unione. Un ponte che venne costruito per volere del Conte Istvan Szecheny in memoria del suo defunto padre.
Quando le due città erano ancora divise, non vi era possibilità, se non nel periodo estivo, di congiungerle attraverso dei ponti gonfiabili che venivano puntualmente smontati nel periodo invernale. Il padre del Conte si ammalò gravemente e perse la vita prima che il figlio riuscisse a raggiungere la costa di Buda. Dopo 7 giorni dalla morte del padre Istvan riuscì ad attraversare il fiume e celebrare i funerali. Un avvenimento straziante che scatenò la sua costruzione. 202 metri realizzati in 10 anni. Decorato all’entrata da due leoni esprime tutta la sua regalità.
Per il vostro Natale a Budapest, concedetevi del tempo lontano dallo smog, fra giardini, piscine e parchi nella piccola Isola Margherita situata al centro del Danubio, raggiungibile dall’omonimo ponte. L’isola prende il nome dalla figlia del Re Bela IV.
Visitate Budapest a Natale o in qualsiasi altro periodo dell’anno utilizzando le sue 200 linee di autobus, filobus, metro e la storica e caratteristica funicolare inaugurata nel 1870. L’opzione migliore per raggiungere il Castello, simbolo della città, conosciuto anche come “Palazzo Reale” poiché in passato fu la residenza del re d’ Ungheria. Attualmente accoglie la biblioteca di Széchenyi, la Galleria Nazionale Ungherese e il Museo di Storia di Budapest.
Leggi anche “E guardo Budapest da un tram“
Se non soffrite di vertigini per rendere ancora più magico il vostro Natale a Budapest salite a bordo della ruota panoramica, vi regalerà un punto di vista della città da togliere il fiato e alimenterà il piccolo bambino che è in voi.
Dopo tanto tram-tram e freddo gelido perdetevi nella tradizione culinaria ungherese, composta da lardo soffritto, patate, carne di maiale, paprika e superalcolici.
Dallo street-food che prevede un menù a base di Langos, ovvero una focaccia fritta coperta di panna acida, formaggio grattugiato e ingredienti a scelta. Al Kurtoskalacs, una torta zuccherata e ricoperta da cannella, cacao, mandorle, vaniglia o noci. Ma il piatto per eccellenza è il gulasch, una zuppa a base di cipolla, paprika, carne di bovino, patate e carote, tutto caldo , corpulento e decisamente calorico.
Budapest è una città che mi ha sorpreso, stupito, accolto e trasmesso la sua storia, le sue battaglie, le sue tragiche sofferenze, le divisioni e la sua grande vittoria, quella di essere finalmente ricostruita, unita e bella più di prima.
Leggi anche “Il mio viaggio in Perù: itinerario completo per visitare il Perù in 14 giorni”
Secondo le varie indagini di settore è possibile stabilire quali sono le dieci mete ideali…
Viaggiare è uno dei modi migliori per scoprire nuove culture, immergersi in paesaggi mozzafiato e…
L'isola del Giglio, appartenente alla Toscana, è una perla del Mar Tirreno che offre ai…
La nuova edizione di Carrara Studi Aperti mira alla riscoperta del territorio ai piedi delle…
Se si pensa all’estate, tra le mete italiane in cima alla wishlist c’è la Sicilia:…
Studenti all'estero e visti: la situazione attuale e gli scenari futuri in Olanda, Australia, Canada…