turismo culturale

Villa Maiano, una delle ville più caratteristiche della Toscana

Un viaggio alla scoperta del ricco patrimonio culturale che la Toscana offre: Villa Maiano di Fiesole, una delle ville più caratteristiche della Toscana.

Alla scoperta di Villa Maiano in Toscana

La campagna della Toscana, con i suoi ulivi, le sue colline ed i suoi cipressi, è rimasta oggi simile al modo in cui veniva rappresentata nei dipinti del Rinascimento.  E’ infatti questa natura calma e dolce che ha fornito il primo modello ai grandi artisti del ‘400. Non fanno eccezione le colline di Fiesole, dove è situata Villa Maiano, una delle ville più caratteristiche della zona.

Appena si varca il cancello d’entrata, appare un’imponente torre semi nascosta tra gli alberi che sembra vigilare sull’intero complesso padronale. La straordinaria posizione della villa permette di ammirare tutti i monumenti di Firenze, distanti solo una decina di chilometri. La casa è un antico edificio che tutt’oggi ha mantenuto il carattere pittoresco della villa di campagna. La villa risale al 1400 ma la struttura originale è stata rimaneggiata nel corso dei secoli.

Villa Maiano, una delle ville più caratteristiche della Toscana (photocredit: alicetv)

La storia di Villa Maiano

Villa Maiano nasce come un semplice palagio, una casa a forma di “u”, con una corte interna. Nel 1467, un forte uragano si abbatté sulle colline di Fiesole. La villa venne quasi completamente distrutta assieme a molte altre della zona. La famiglia dei Pazzi, noti commercianti fiorentini, fu la prima grande famiglia a stabilirsi a Maiano, nel 1510. Seguirono i Tolomei nel 1700, importanti commercianti tessili provenienti da Siena. Neri Gucci Tolomei, il proprietario, decise di cambiare la struttura della casa e fece aggiungere un piano all’edificio.

Nel 1800 la villa venne acquistata da John Temple Leader, ricco ereditiere inglese che la restaurò completamente. Egli acquistò la villa a cancello chiuso, divenendo quindi possessore di tutte le opere d’arte contenute nella casa. Fece molte modifiche, ma mantenne il patrimonio artistico intatto. Aggiunse un ulteriore piano e fece costruire la torre, ispirandosi alle ville medicee della zona. In un secondo tempo fece costruire un’ampia terrazza che sembra progettata apposta per poter godere del grandioso scenario della campagna. Il proprietario successivo, il professore Teodoro Stori, un rinomato ed amato chirurgo fiorentino, acquistò la villa alla morte dell’inglese nei primi del ‘900.

Visita di Villa Maiano

Attraversando le splendide colonne del loggiato, si entra in una piccola stanza. Sui muri possiamo ammirare una serie di nature morte, tutti quadri provenienti dalla famiglia Corsini. La stanza era una volta riservata al gioco del biliardo. Al centro, una donna raffigura la fortuna. Di fronte si trova la sala da ballo, un grande salone con un bellissimo soffitto a cassettone. Salta subito all’occhio l’imponente camino, riccamente fregiato in pietra serena tipica di Fiesole. A fianco del camino si può ammirare il secondo Donatello, come è chiamato tutt’oggi. Infatti questa copia del Davide è nota per l’eccellente qualità della riproduzione. Nella vetrinetta all’entrata è esposta una collezione di porcellane originali del ‘700. Le specchiere, con la doratura ancora intatta sono dello stesso periodo.

Gli splendidi arazzi francesi alle pareti sono del ‘600, e provengono dalla famiglia Corsini. Sono esemplari rari, regalati da Luigi XIV a un Corsini, a quell’epoca apostolico a Parigi. Lasciati per un periodo all’interno di un cassettone, gli arazzi furono ritrovati da Elisabetta Corsini, che ordinò poi di riappenderli nel salone.

Alle pareti, una serie di quadri del ‘600 rappresentano Gran Duchi e Duchesse spagnoli. In fondo alla sala spicca il quadro di Lorenzo Corsini, divenuto Papa Clemente XII nel 1730, che lasciò un grande ricordo di se per opere di apostolato, di carità, di cultura e mecenatismo.

Villa Maiano e il film “Camera con vista”

Nel 1994 James Ivory, il pluri-premiato regista inglese si innamorò di questo salotto e decise di ambientarvi parte del suo film, “Camera con vista“. James Ivory apportò davvero pochi cambiamenti all’ambientazione. Fece ridipingere le pareti, in principio bianche con motivi floreali ripresi da disegni originali del ‘500. Oggi i proprietari hanno deciso di lasciare inalterato questo tocco scenografico nella sala da pranzo per mantenerne il ricordo.

John Temple Leader e i suoi successori

Amante della Toscana, John Temple Leader diventò presto proprietario di gran parte delle colline di Fiesole, acquistando molti poderi e diverse cave nella zona. L’eccentrico inglese amava rifugiarsi in biblioteca, sua stanza prediletta, situata al piano superiore e alla quale si accede salendo una larga scalinata. Li, alla luce di una fiammella, amava sognare i suoi futuri progetti, sfogliando libri di architettura, arte o leggere romanzi dell’epoca. La biblioteca è forse l’ambiente più antico della villa, rimasto intatto come lo hanno lasciato i Tolomei. Sul soffitto si può ancora osservare un affresco ottimamente conservato con il loro stemma di famiglia.

Molti ricordi o oggetti di uso comune appartenenti ai vari proprietari della villa si sono trasformati in seguito in piccole collezioni. Quella delle bambole e dei balocchi è forse la più singolare. In questa stanza sono raccolti tutti i giocattoli usati dai Corsini durante la loro infanzia. Le bambole, riunite nella vetrina, sono state costruite in cera e sono tutte originali dell’800. Nella stanza accanto, la semplicità di una piccola sala da pranzo ricorda che questo piano, chiamato piano nobile, era un tempo abitato.

Nella Villa a Maiano, ogni stanza, ogni corridoio, ogni oggetto, mobili o affresco risuonano della memoria delle varie famiglie che vi hanno abitato. Prima i Pazzi, poi i Tolomei, John Temple Leader. Infine il professore Stori e l’illustre famiglia Corsini.

Il giardino di Villa Maiano

Il giardino, fortemente voluto da John Temple è impostato secondo un impianto all’italiana, lo stesso disegno che ancora oggi possiamo ammirare. Durante l’estate, il giardino veniva utilizzato per esporre al sole delle piante di limone. I numerosi vasamenti in pietra che si possono incontrare all’interno delle aiuole, servivano a supportare gli orci in terracotta che contenevano le piante.

Ai lati del giardino si trovano due grandi serre, oggi in disuso. Tra le curiosità del giardino, c’è una pianta chiamata “albero del fumo” che ha questo nome per il particolare effetto creato durante la fioritura che avviene tra giugno e luglio.

Conclusa la visita, non sembra ci sia un luogo più adatto che l’interno della torre per ammirare in silenzio il sole sparire oltre l’orizzonte.

Se vuoi avere maggiori informazioni riguardo Villa Maiano di Fiesole, ti invitiamo a guardare il video in collaborazione con Marcopolo.tv.

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