Alla scoperta degli scheletri ingioiellati della Baviera

Birra a fiumi, würstel, castelli da favola e montagne innevate. Lo scenario paesaggistico della Baviera è di quelli più conosciuti per viaggi rilassanti e in famiglia. Ma se volessimo aggiungere un pizzico di mistero, un tocco  horror per ravvivare una vacanza un tantinello scontata? Potreste decidere di seguire le orme di “Indiana Bones” e lanciarvi alla ricerca degli scheletri ingioiellati custoditi in alcuni luoghi della capitale e nei dintorni.

Da Roma a Monaco il marketing dei Santi


La storia degli scheletri ingioiellati della Baviera non ha origine qui, ma nella città eterna. C’è stato un tempo molto difficile per la Chiesa Cattolica, durante il quale sul Vaticano caddero le accuse pesantissime di Martin Lutero e il Cattolicesimo perse terreno a favore della dottrina nascente in tutte le regioni tedesche e in quelle limitrofe ( XVII e XVIII secolo). In quei paesi le masse si scagliavano con furia iconoclasta sulle chiese, distruggendo opera d’arte, sculture, arazzi e anche reliquie.  C’era bisogno della testimonianza di una fede autentica, di qualche “influencer” si direbbe oggi, per cercare di recuperare la fiducia perduta nella Santa Sede. Quale miglior testimonial, devono aver pensato i dotti del Santo Uffizio, dei martiri cristiani? E così giù a calarsi nelle catacombe per cercare nuovi martiri testimoni della vecchia fede: ecco San Federico, San Benedetto, Santa Mundizia. Si dice che vari Papi scendessero sottoterra per recuperare le salme e canonizzarle e che venne istituita una commissione apposita per il riconoscimento del sacrificio cristiano. I santi ritrovati sfilavano in parata nella capitale italiana e poi prendevano la via del nord, dove ad accoglierli spesso c’era anche il Re e dove venivano tempestati di gemme preziose, oro e argento per essere collocati là dove più c’era bisogno.

scheletri ingioiellati-photocredit-giornirubati.it

Passarono vari secoli e le spoglie sacre vennero dimenticate, fino a quando Paul Koudounaris, alias “Indiana Bones”, storico dell’arte appassionato della materia, non si è messo sulle loro tracce per la redazione di un volume stupefacente: heavenly bodies: Cult Treasures & Spectacular Saints from the Catacombs.

Dove vedere gli scheletri ingioiellati a Monaco di Baviera


Seguendo i suoi consigli si viene a sapere che a Monaco di Baviera troviamo quatto di queste preziose salme: Santa Mundizia, nella Peterskirche, San Benedetto, nella Michaelskirche, e poi San Giacinto di Cesarea e San  Clemente nell’abbazia barocca di FURSTENFELD a pochi chilometri dalla città. Più distanti, quasi al confine con la Repubblica Ceca,  troviamo quelli custoditi nella chiesa di Waldsassen. Gli scheletri sono naturalmente protetti da teche di vetro, ma sono visibili al pubblico. 

Il vostro dark journey in Baviera è pronto!

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