Sulla collina di Wawel è stato eretto il Castello Reale da sempre sede dei re e dei principi polacchi. Oggi questa perla dell’architettura polacca è nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
La costruzione è in stile rinascimentale e gotico, la sua realizzazione è stata orinata dal re Casimiro il Grande. Per arrivare al Castello si possono scegliere due differenti percorsi che conducono ad ingressi diversi, ma che affacciano, comunque, nel cortile antistante le biglietterie.
Una volta nel cortile il visitatore può decidere se accedere al Castello oppure se visitare la Cattedrale del Wawel. All’interno della Cattedrale è stato allestito il museo diocesano dedicato a Papa Giovanni Paolo II.
La visita al Castello Reale del Wawel si snoda lungo le 70 sale alcune delle quali custodiscono gli Arazzi risalenti al 1400. Opere di dimensioni grandissime, interamente ricamati che raffigurano scene bibliche oppure di caccia. Altri Arazzi raffigurano gli stemmi delle famiglie nobili che hanno occupato il castello.
Lungo il percorso dedicato ai visitatori vi è anche l’armeria del castello con la sua collezione di armi risalenti al Medioevo oppure provenienti da oriente. Inoltre, in questa ala del palazzo sono esposte tende da accampamento di origine turca, alcuni dei trofei conquistati durante le battaglie in Medio Oriente e la Grande Spada dei Re (Szczerbiec), il simbolo di coraggio e fedeltà usata durante le incoronazioni.
Nel castello sono custodite anche le tombe di due tra gli esponenti più importanti della letteratura polacca dell’800: Adam Mickiewicz e Juliusz Słowacki. Il palazzo è anche il luogo di sepoltura di personaggi che hanno scritto la storia della Polonia come ad esempio: re Kazimierz Wielki, il generale Tadeusz Kościuszko, il generale Józef Piłsudski ed anche il Presidente polacco Lech Kaczyński insieme alla moglie Maria Kaczyński.
Un altro luogo che deve essere visitato è la “Smocza Jama” (La Caverna del Drago). Si tratta di un percorso all’interno di una caverna che sbocca sulla riva del fiume Wisła. Questo luogo è avvolto dal mistero: infatti, secondo una leggenda questa era la tana del Drago, simbolo di Cracovia.
Sempre secondo le leggende tantissimi anni fa gli abitanti di Cracovia erano, costantemente, terrorizzati da un terribile drago che divorava ogni cosa incluso le provviste di cibo della città. Quando il re Krak dovette far fronte alla mancanza di viveri per il suo popolo, prese la decisione di uccidere il drago. Promise a coloro che avessero avuto la meglio sul mostro la mano della propria figlia e metà del regno. Numerosi furono i cavalieri che con molto coraggio affrontarono il drago, ma nessuno fu in grado di ucciderlo.
Fu un giovane sarto che con la propria furbizia ebbe la meglio sul drago. Il giovane preparò uno “spuntino” al mostro: un agnello riempito di catrame e zolfo. Il drago dopo ave terminato la pietanza iniziò ad avere una gran sete e, continuando a bere tanta acqua, alla fine scoppiò. Così, il giovane Skuba ebbe in sposa la figlia del re e metà del regno.
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