Una volta arrivati nella bellissima e scenografica Otranto, non si può non fare una deviazione di appena 20 km per raggiungere il paese di Roca di Melendugno, in provincia di Lecce, custode di uno dei siti archeologici più belli d’Italia: la Grotta della Poesia.
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Roca Vecchia o Rocavecchia è una località costiera del Salento del comune di Melendugno, si trova tra San Foca e Torre dell’Orso affacciandosi sul Mare Adriatico.
La sua costa, come la maggior parte di quelle pugliesi, si caratterizza da scogliere e piccole insenature proprio come la Grotta della Poesia dalle acque cristalline quasi magiche.
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Le origini di un nome così evocativo e sognate ancora non sono certe, probabilmente in antichità era presente una sorgente di acqua dolce, che in greco si dice “posia”. Per gli animi più romantici però c’è anche una leggenda che ruota intorno a questa sorgente: si racconta che una bellissima principessa faceva il bagno nelle acque della grotta ed era diventata la Musa ispiratrice di poeti e cantori del posto.
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La Grotta della Poesia, sia quella grande che quella piccola, fanno parte del Parco archeologico di Roca Vecchia. Sulle pareti della grotta sono state ritrovate iscrizioni di origine messapica, greca e latina, incise dai navigatori prima di avventurarsi in lunghi viaggi verso le coste albanesi e greche. Da queste iscrizioni gli studiosi hanno capito che la Grotta era un luogo di culto del dio Taotor.
Una scalinata scavata nella roccia conduce alla grotta che è stata inserita tra le 10 piscine naturali più belle d’Italia. Ogni anno questo piccolo angolo di paradiso viene affollato da ondate di turisti attratti dal richiamo di una simile bellezza che, nonostante tutto, si mantiene intatta ma chissà ancora per quanto tempo….
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Spostando lo sguardo oltre, verso il mare aperto, il panorama non è da meno. Dalle scogliere più alte, gli impavidi potranno tuffarsi in un mare da sogno. Del resto tutto il Salento è una terra da scoprire ed amare, a maggior ragione quando esistono questi luoghi incredibili.
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