Il lago di Resia è un lago artificiale situato nel comune di Curon Venosta tra i monti e le vallate dell’Alto Adige. Questo è il lago più grande della provincia di Bolzano. Al centro di questo lago riemerge la punta di un campanile. Ecco la storia di Curon!
Curon è un paese che ad oggi è situato sulla riva est del lago di Resia a 1520 m.s.l.m.. Il paese attuale è stato costruito dopo che il vecchio è stato inondato a seguito della costruzione di una diga per la centrale elettrica. L’inondazione, oltre a far fuggire gli abitanti, ha dato origine al lago più grande della provincia di Bolzano.
Oggi il vecchio borgo è rimasto sotto le acque del lago, in superfice, però è ancora possibile ammirare la punta del campanile. Il nuovo Curon, invece, è divenuto un luogo spesso invaso da turisti, e non solo nei periodi invernali! Dal nuovo paese si possono intraprendere tantissime attività: escursioni, un giro del lago in barca, parapendio e molto altro. Ovviamente, oltre a trascorrere giornate di relax immersi nella meravigliosa natura che caratterizza questi luoghi.
Tanti sono stati i popoli che hanno scritto la storia di questi luoghi, dai Celti ai Romani fino alle popolazioni Germaniche, da cui discende la lingua dialettale di stampo tedesca. Ma la storia che più colpisce, riguarda proprio il paese sommerso ed il suo campanile! La stora che caratterizza più di tutte, infatti Curon ed il lago di Resia è proprio come quest’ultimo si sia formato. Era il 1950, quindi si parla di qualche decennio fa, quando Resia e Curon sono state invase dalle acque di un bacino idroelettrico artificiale. L’inondazione è stata volontaria, infatti, per la realizzazione di questa diga, i comuni di Resia e Curon dovevano essere rasi al suolo. L’unico edificio che non doveva essere toccato era il campanile della chiesa di Santa Caterina poiché tutelato dai beni culturali.
Intanto che il paese di Curon si allagava, gli abitanti sono stati costretti ad andare via e riniziare la vita da un’altra parte. Molti rimasero per dare origine al nuovo borgo di Curon, altri andarono più lontani. Ma anche quando il bacino è stato completamente pervaso dalle acque, ad indicare il luogo esatto in cui sorgeva il vecchio borgo di Curon è rimasta la punta del campanile che emerge dalle acque del lago. Immediatamente questo luogo è divenuto un’attrattiva per i visitatori curiosi. In inverno la punta del campanile è raggiungibile anche a piedi. Ma fate attenzione: la leggenda vuole che proprio nei mesi più freddi le campane iniziano a suonare. Fin qui vien da pensare che sia tutto normale, se non fosse che per un piccolo particolare: le campane sono state rimosse il 18 luglio del 1950!
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