Itinerario per 3 giorni a San Francisco, una delle tappe fondamentali di questo tour, una città che potrete visitare anche in tre giorni, naturalmente solo grazie ai miei preziosissimi consigli!
San Francisco è la più europea città Americana, al 4° posto come numero di abitanti e seconda solo dopo New York per densità di popolazione. Una capitale stravagante, insolita, affascinante, panoramica per eccellenza, con delle vedute mozzafiato.
Sarete subito colpiti dal suo ecletticismo architettonico, dallo stile vittoriano che si mescola al moderno, dai suoi colori, dalle rapide colline, dalle strade ampie e profonde e da quella nebbiolina che non vi abbandonerà mai, anche in piena estate.
San Francisco luoghi di interesse:
Sempre grazie al mio lavoro ho la possibilità di girare il mondo ma questo per me è il primo anno a San Francisco, e posso assicurarvi che è una città ricca di attrattive ma per nulla complicata da visitare.
Potete camminare senza perdervi nessun dettaglio, ma non so quanto i vostri piedi ringrazieranno le lunghe e ripide passeggiate. Naturalmente io le ho provate tutte e dopo 26 km a piedi, delle corsette in salita, un po’ di refrigerio nell’oceano, avevo assolutamente bisogno di una tripla riflessologia plantare!
Siate coraggiosi e affittate una bici, siate spericolati e affittate un tandem, comunque sia la vostra scelta, quella delle due ruote è quella che preferisco.
Prima di addentrarvi per la città munitevi di una cartina, portate con voi una giacca a vento e una sciarpa, perché qualunque sia il periodo a San Francisco ci sarà sempre un po’ di nebbia e del vento da cui ripararsi.
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Come primo giorno a San Francisco consiglierei una colazione al Ferry Building Market, per gustare il vostro caffè fuori, sul molo e pianificare la giornata.
Salite in sella direzione CHINATOWN. Fu costruita negli anni 50, il più antico e grande fra i quartieri americani. Il simbolo per eccellenza è la porta d’accesso, detta porta “DEL DRAGO”, in Grant Avenue, composta da 3 arcate e da due leoni collocati sui marciapiedi.
Salite verso FISHERMAN’S WHARF un quartiere ricco di negozi e souvenirs, ristoranti e chioschi dove potrete gustare il vostro pranzo a base di zuppa di granchio di Dungness o la famosa zuppa clam crowder: vongole, granchio, pancetta , patate, brodo e panna.
Dalla baia in lontananza inizierete ad ammirare il Golden Gate e Alcatraz, ma prima di continuare passate al Pier 39 e sorridete alla visione di una colonia di leoni marini leggermente goffi e rumorosi.
Tornate in sella verso il GOLDEN GATE, il simbolo della città. Un ponte sospeso lungo 2.737 metri che collega l’oceano pacifico con la baia di San Francisco.
Il suo colore “arancione internazionale” lo rende visibile anche nei giorni di intensa nebbia, dovuta principalmente dalle correnti fredde del pacifico con le acque tiepide della baia.
Arrivati dall’altra parte del ponte, esperienza indimenticabile per me (per l’altezza ma soprattutto per il freddo gelido e tagliente di quel giorno) proseguite per SAUSALITO, nella Marian Country, definita anche la Portofino d’America, riprendete fiato, salpate sul battello e ritornate in città.
Dopo una bella dormita e qualche pastiglia di melatonina per attutire il colpo del jet lag a – 9 uscite fra le vie mastodontiche della city.
Attraversate Union Square, il cuore pulsante di San Francisco. Piazza principale, punto di passaggio , hotel di lusso , monumenti, negozi , teatri e gustate una cheese cake, che non ha orari, da Macy’s all’ultimo piano, Cheese Cake Factory, dal film “Big bang Teory”.
Per avere una visione completa e mozzafiato della città puntate in alto verso la COIT TOWER, una torre alta 64 metri costruita nel 1934, su Telegraph Hill. Potete raggiungerla dal lato est della collina, usando le scale di Filbert Street o Greenwich Street.
Dirigetevi poi verso Russian Hill per attraversare quello che avevate solo visto dall’altro, LOMBARD STREET: una via unica, fiorata, famosa per i suoi ampi tornanti, lunga per intero 5 km. Per rendere tutto ancora più magico salite in carrozza sulla linea Power – Hyde, nella parte più alta di Lombard Street.
La carrozza, ovvero il CABLE CAR, è una delle attrattive principali di San Francisco, un ingegnoso sistema di trasporto di tram trainati da una fune sotterranea, idea innovativa di un olandese che verso la metà dell’ 800 cercò una funzionale soluzione per trasportare merci e persone fra le ripide colline di San Francisco.
La carrozza si aggancia con una pinza ad una fune d’ acciaio che scorre in un canale sotto il livello stradale e il tram viene cosi ” trascinato” sulle rotaie di quella fune.
Al capolinea si ruota la carrozza su una piattaforma girevole, grazie all’aiuto di macchinisti e passanti e si inverte così il senso di marcia.
Vi manca l’odore della natura e delle lunghe passeggiate al verde? GOLDEN GATE PARK è ciò che fa per voi, un parco più grande di Central Park. Ottimo per uno spuntino, un po’ di jogging e un piccolo tour nel JAPANESE TEA GARDEN, il giardino giapponese più antico degli Stati Uniti, caratterizzato dalla presenza di bonsai, pagode, stagni, ideale da visitare entro le 12 del mattino con ingresso gratuito, dopo sono 9 dollari a persona.
Un’altra tappa che non può di certo mancare è ALAMO SQUARE, che grazie al raggruppamento di case private, le famose Painted Ladies, eleganti, colorate, dallo stile vittoriano, si è guadagnata lo status di attrazione. Per dirla tutta io sono andata con la convinzione di trovare la Villa Halliwell della serie Streghe, ma anche se quello è l’indirizzo le vere riprese sono avvenute a Los Angeles :-(
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Altra alba, altra corsa, se cosi possiamo dire, visto l’orario in cui sono solita svegliarmi per i primi giorni con un fuso del genere. Oggi, ultimo dei 3 giorni a San Francisco, si naviga verso ALCATRAZ.
Mi raccomando, se avete in mente questo viaggio da tempo, prenotate dall’Italia il biglietto, i tempi di attesa sono lunghissimi e dirigetevi al Pier 33. La prigione più famosa degli Stati Uniti, se non del mondo, denominata “THE ROCK”. Molti dei noti criminali hanno scontato qui la loro pena, fra cui Al Capone. I costi della prigione vista la sua natura inospitale e l’assenza di acqua potabile erano molto alti, così per ottimizzare le spese solo i criminali più incalliti e recidivi vennero selezionati a subire un trattamento del genere.
“BREAK THE RULES AND YOU GO TO PRISON, BREAK THE PRISON AND YOU GO TO ALCATRAZ”. Un detto che lasciava poco spazio all’immaginazione.
Provate a pensare alla vicinanza della città, ai rumori portati dal vento, alle luci, al caos notturno di San Francisco, alla notte di capodanno, l’incubo di ogni detenuto, una libertà ostacolata da una baia fredda, gelida e inavvicinabile.
Il penitenziario fu chiuso nel 1963.
Tornati sulla terra ferma vi consiglio un giro nel quartiere di CASTRO, zona piena di colori e murali, il quartiere gay per eccellenza.
Fate tappa al 500 Castro Street, per gustare uno dei piatti tipici della cucina americana. Harvey’s, il locale in memoria di Harvey Milk , il famoso politico statunitense assassinato perché in prima linea contro la lotta all’omofobia e a sostegno dei diritti dei gay.
In questi 3 giorni a San Francisco siamo riusciti insieme a vedere una gran bella fetta di questa splendida città, tralasciando la nota dolente, gli homeless, una quantità esponenziale che tende a raggrupparsi in aree specifiche, soprattutto nella zona centrale di Market Street.
Passeggiare per la via inizialmente è spaventoso e provante, ma poi vi renderete conto che il loro mondo è cosi lontano dal vostro che ai loro occhi voi siete solo ombre trasparenti che a fatica riescono a percepire.
Una dura, brutale e tagliante visione di San Francisco che si spera possa assere risolta al più presto.
Non mi resta che augurarvi buon viaggio e mi raccomando restate nei dintorni che a breve guideremo fino alla Napa Valley.
Buon Viaggio.
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